«Il governo va avanti solo se fa le cose», ama ripetere Zingaretti, per mettere in guardia l’esecutivo dal rischio di finire come quello presieduto da Enrico Letta. E lo ripete anche Matteo Renzi, ma con tono più minaccioso: «L’Italia rischia una crisi economica devastante, il Governo deve cambiare passo». Da Italia Viva viene spiegato che la volontà è ancora quella di fare andare avanti il governo, evitando “di raccogliere provocazioni” che arriverebbero da Conte in persona. L’ultima in ordine di tempo, viene riferito, sarebbe arrivata giovedì sera a Consiglio dei Ministri in corso: «Hanno convocato la riunione alle otto di sera e il testo della riforma del processo penale ce lo hanno inviato alle 20 e 34. Senza il Lodo Conte Bis».

A dimostrare la buona volontà del leader, i renziani citano la loro presenza ai tavoli sull’agenda, giovedì. Ma avvertono, come fa anche Renzi, che «se Conte vuole una maggioranza diversa, allora non avrà che chiederlo». Il sospetto dei renziani è che Conte stia già lavorando per raccogliere una maggioranza diversa, rastrellando parlamentari fra i gruppi esterni alla maggioranza. Intanto, però, Italia Viva sembra intenzionata a rinviare il redderationem: i renziani voteranno la riforma del processo penale, riservandosi di affrontare il nodo prescrizione non appena i lavori parlamentari lo permetteranno. Non si tratta, ribadiscono da IV, di una marcia indietro, visto che per Italia Viva «il Lodo Conte Bis rimane incostituzionale, al di là del nostro giudizio».

Lo stato di salute del governo, in ogni caso, sarà chiaro dopo le prossime votazioni sui provvedimenti del governo: la fiducia sul Milleproroghe alla Camera – sulla quale Italia Viva darà il suo apporto all’esecutivo – sarà un primo test. Poi si attende il voto di fiducia sulle intercettazioni al Senato. È in questo scenario incerto che il sabato della Capitale si colora di iniziative politiche. Tornano in piazza i 5S, per accendere i riflettori sulla battaglia sui vitalizi che, denunciano Vito Crimi e Luigi Di Maio, alcuni vorrebbero ripristinare. Sulla scaletta dell’evento è giallo. E c’è la manifestazione dei Liberisti Italiani, formazione liberale intorno a cui orbitano le attenzioni di molti azzurri, in questo momento di ristrutturazione del centrodestra.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.