La Procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti per maltrattamenti sui detenuti della sezione psichiatrica “Sestante” del carcere di Torino. L’inchiesta arriva dopo la lettera-denuncia della coordinatrice nazionale dell’associazione Antigone, Susanna Marietti, che aveva visitato la sezione definendola un «luogo vergognoso in cui si rinuncia a vite umane come se valessero niente». La stessa associazione Antigone ha reso noto ieri che il reparto «sarà chiuso e i detenuti trasferiti».

Marietti aveva così descritto la sezione: «La cella è piccola, sporca, quasi completamente vuota. Al centro vi è un letto in metallo scrostato e attaccato al pavimento con i chiodi. Sopra è buttato un materasso fetido, a volte con qualche coperta e a volte no. Qualcuno, ma non tutti, ha un piccolo cuscino di gommapiuma. Non vi è una sedia né un tavolino. Solo un piccolo cilindro che sembra di pietra dove ci si può sedere in posizione scomodissima. L’intera giornata viene trascorsa chiusi là dentro, senza nulla da fare e nessuno con cui parlare. Unico altro arredo, un orrendo bagno alla turca posizionato vicino alle sbarre, di fronte agli occhi di chiunque passi per il corridoio. Ci siamo passati, per quel corridoio, e abbiamo guardato dentro ciascuna di quelle stanze detentive. Ognuna teneva dentro un essere umano. Ma certamente trattato in maniera contraria a quel senso di umanità che la nostra Costituzione chiede alle pene legittime. Alcuni erano solo dei mucchietti di stracci».

Anche il Garante Nazionale dei detenuti aveva stigmatizzato la situazione: «Condizioni materiali e di vivibilità ben inferiori agli standard di salubrità e dignità delle persone ospitate: il tutto in una struttura che deve essere connotata dal suo essere ‘sanitaria’, pur all’interno di un Istituto detentivo. Materassi scaduti e letti privi di lenzuola. Presenza e utilizzo di una “cella liscia” in condizioni strutturali e igieniche inaccettabili con water a vista e privo di lavabo. Mancanza di ogni attenzione trattamentale nei confronti delle persone ristrette in tali ambienti». La vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia del Pd, Anna Rossomando, ha presentato una interrogazione alla ministra Cartabia per «accertare la situazione esistente nella sezione Sestante del Carcere Lorusso Cutugno, lo stato dei lavori di ristrutturazione già predisposti e quali conseguenti provvedimenti intenda assumere in merito».

Un’interpellanza alla Guardasigilli e al ministro della Salute Speranza è stata annunciata anche dal deputato di Più Europa Riccardo Magi: «È necessaria una risposta su tutte le ‘articolazioni per la salute mentale’ delle carceri italiane dove spesso, anziché ricevere servizi rafforzati, i detenuti vivono condizioni di abbandono e violazioni dei diritti ancora più gravi rispetto a quelle già inaccettabili in cui è costretta a vivere la maggioranza dei reclusi».