A partire dal primo gennaio 2023 salirà il costo delle sigarette. Le accise verranno rideterminate, così come si evince dalla bozza della legge di bilancio del governo Meloni in circolazione da ieri. Il rincaro sul pacchetto da 20 sarà di 15-20 centesimi. Si legge così a pagina 18 della bozza della legge di bilancio, all’articolo 28: “Disposizioni in materia di accisa sui tabacchi lavorati e di imposta di consumo sui prodotti succedanei dei prodotti da fumo”.

E quindi l’accisa sarà rideterminata per il 2023 in 36 euro per 1.000 sigarette, per il 2024 in 36,50 euro per 1.000 sigarette. A partire dal 2025 l’accisa passera a 37 euro per 1.000 sigarette. Per i tabacchi lavorati l’onere fiscale minimo è pari per il 2023, al 96,22% della somma dell’accisa globale e dell’imposta sul valore aggiunto. La stessa percentuale è determinata al 96,50% per il 2024 e al 96,905 a partire dal 2025. Il pacchetto di sigarette aumenterà in media quindi di poco più di 70 centesimi a partire dall’anno prossimo, tra poco più di un mese insomma.

Questo quanto emerge dalla bozza del disegno di legge di Bilancio 2023, da 136 articoli, approvata lunedì dal consiglio dei ministri. “Orgogliosa del lavoro di questo governo e di una manovra scritta in tempi record”, ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Alle critiche delle opposizioni il sottosegretario all’Attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari ha replicato: “Se Calenda ha un’idea veramente geniale la metteremo nella legge di Bilancio. Purtroppo finora non sono arrivate, altrimenti le avremmo saccheggiate”. La manovra complessivamente vale 35 miliardi di euro.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.