Una vicenda che definire paradossale è probabilmente un eufemismo e che evidenzia per l’ennesima volta l’eccesso di zelo di alcune Procure e l’esposizione che hanno sindaci e amministratori locali dal punto di vista giudiziario per ‘piccolezze’, come testimonia il caso di Stefania Bonaldi.

Il sindaco di Crema, comune di 34mila abitanti in provincia di Cremona, ha annunciato nel corso del Consiglio comunale tenuto lunedì di aver ricevuto un avviso di garanzia dall’autorità giudiziaria.

Il motivo lo riassume bene il collega Giorgio Gori, sindaco Pd di Lodi: “Avviso di garanzia a Stefania Bonaldi perché un bambino dell’asilo si è chiuso due dita nel cardine di una porta tagliafuoco, senza conseguenze permanenti. L’accusa: avrebbe dovuto impedire che la porta si chiudesse automaticamente. Ma si può andare avanti così?”, scrive su Twitter Gori.

Un procedimento giudiziario che, ha spiegato la prima cittadina Bonaldi in Assise, nasce dall’incidente occorso ad ottobre presso l’asilo nido di Via Dante, quando un bimbo ha subito un trauma da schiacciamento del 3° e 4° dito della mano sinistra. Il bambino, ha sottolineato Bonaldi ricostruendo la dinamica, “ha messo due dita nel cardine della porta tagliafuoco, che si era chiusa automaticamente, le ferite conseguenti hanno richiesto un periodo di cura di circa 3 mesi, fortunatamente, ed è quello che conta di più, senza che vi sia stato un lascito di lesioni permanenti, tanto che il bimbo è tornato a frequentare il medesimo nido comunale di Via Dante”.

Eppure “in cooperazione colposa con altri individui”, al sindaco viene contesta “la violazione della DGR di Regione Lombardia 2929 del 9 marzo 2020, relativa agli Asili nido. La DGR testualmente recita: “Elementi costruttivi, gli arredi e le attrezzature compresi i giochi, devono avere le caratteristiche antinfortunistiche, in particolare devono essere adottati idonei accorgimenti atti ad evitare situazioni di pericolo (es. spigoli acuti, gradini, radiatori sporgenti, infissi con bordi taglienti), in relazione all’età dei bambini e garantire condizioni di sicurezza e di agevole pulizia da parte del personale“.”

In pratica la Procura accusa il sindaco, in concorso con altri indagati, di aver omesso “di dotare la porta tagliafuoco REI 120 di qualsivoglia dispositivo idoneo ad evitare la chiusura automatica o da garantire la chiusura ed apertura manuale in sicurezza, contro il rischio di schiacciamento degli arti o di altre parti del corpo dei bambini ivi accolti”.

LA RESPONSABILITA’ DEI SINDACI – Quello di Bonaldi è soltanto l’ultimo dei casi di sindaci indagati per vicende che appaiono ‘gonfiate’, con una responsabilità dei primi cittadini ormai totale. A sottolinearlo è un collega della Bonaldi, il sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci: “Basta con queste pazzie. Come si può indagare un Sindaco perché un bimbo dell’asilo prende le dita in mezzo alla porta? Siamo al ridicolo“, scrive su twitter Ricci che definisce “urgente che si intervenga” sulle “eccessive responsabilità dei sindaci“.

Il problema è che molte di queste inchieste, con amministratori sottoposti a gogna mediatica, spesso finiscono con gli stessi sindaci scagionati dalle accuse ma con una vita già rovinata. Ultimo esempio è quello di Simone Uggetti, ex sindaco di Lodi arrestato e sbattuto in carcere per 10 giorni con l’accusa di aver favorito una società partecipata per la gestione di due piscine, poi assolto perché “il fatto non sussiste” dopo cinque anni di inferno.

Le difficoltà dei sindaci e il rischio di finire sotto indagine era stato sottolineato dal presidente di ANCI Antonio Decaro, primo cittadino di Bari, in una recente intervista.  “Chi trova soddisfazione nel proprio lavoro – era il ragionamento di Decaro -, oggi difficilmente si candida. Chi ha un mestiere, non lo lascia per andare spesso a guadagnare meno e sempre a rischiare. È un mestiere pericoloso: ogni volta che un sindaco firma un atto rischia di commettere un abuso d’ufficio. Se non firma, rischia l’omissione di atti d’ufficio“.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia