La denuncia
Terzo suicidio in un mese nel carcere di Montorio a Verona, dove è detenuto Turetta: “Nessuno dice niente”

Tre suicidi in un mese nel carcere di Montorio a Verona, quello dove da poche settimane è recluso anche Filippo Turetta, il 22enne che ha ucciso Giulia Cecchettin. Ad annunciare l’ennesima tragedia nel carcere veronese è l’associazione “Sbarre di Zuchcerro” da tempo in prima linea per tutelare i diritti dei detenuti.
A poche ore dalla notizia del decesso in ospedale del detenuto di San Vittore che giovedì 7 dicembre si è impiccato mentre era in corso la diretta della Prima della Scala di Milano, ci giunge- spiega l’associazione in una nota – notizia dettagliata dell’ennesimo suicidio nel carcere di Verona.
Un giovane marocchino di nome Oussama Saidiki si è impiccato in una cella di isolamento, nei pressi dell’Ufficio Matricola.
Oussama proveniva dalla quinta sezione e, dopo circa 3 anni di detenzione, si stava avviando al fine pena, gli mancavano solo 3 mesi. Ma Oussama non stava bene, aveva già dato ampi segnali in passato di disagio psichico, ingerendo vetri, ad esempio, ed incendiando la sua cella.
Nel pomeriggio di oggi – ci comunica “radio carcere” – è stato portato a colloquio con lo psichiatra, dove si è agitato così tanto da diventare aggressivo; da qui la decisione di non ricondurlo in quinta sezione ma di metterlo in isolamento, da solo. Ed Oussama si è impiccato. E’ il terzo suicidio nel carcere di Montorio in meno di un mese.
Dopo Farhady Mortaza e Giovanni Polin (10 e 20 novembre) oggi è stata la volta di Oussama Sadiki, che ha abbandonato ogni speranza decidendo di togliersi la vita.
Storie diverse ma un denominatore comune per questi tre ragazzi, il silenzio ormai insopportabile di Istituto e Garante dei detenuti, da parte loro tutto tace, ancora ed ancora. Perché? Adesso pretendiamo delle risposte urgenti, sperando di “non disturbare” la quiete, in questo freddo ponte dell’Immacolata, conclude l’associazione.
© Riproduzione riservata