Nessuno spacchettamento, nessun super tecnico
Tommaso Foti nuovo ministro, assumerà tutte le deleghe di Fitto: il messaggio di Meloni agli alleati
Tommaso Foti, attuale capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia e fedelissimo di Giorgia Meloni, subentrerà al posto di Raffaele Fitto nel dicastero agli Affari europei, Affari regionali e Pnrr. Nessuno spacchettamento, nessun incarico affidato a super tecnici, nessuna apertura agli alleati di maggioranza. La premier tira dritto e lascia nel suo partito il ministero guidato da Fitto fino a poche settimane prima di assumere il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme.
Foti alla 12 giurerà da ministro assumendo tutte le deleghe che erano di Raffaele Fitto. Un segnale netto quello di Meloni, soprattutto a Lega e Forza Italia protagonisti nei giorni scorsi di litigi e lanci di accuse.
Chi è Tommaso Foti
Foti ha 64 anni. Nato a Piacenza, a 20 anni, nel 1980, viene eletto consigliere comunale del comune emiliano per il Movimento Sociale Italiano. Ruolo che ricopre, venendo eletto ad ogni successiva consultazione, fino al 1994. Sul sito del partito scrive: “I piacentini devono avere una buona opinione di me se mi eleggono quattro volte di fila in Parlamento: la prima, nell’aprile del 1996 quando, nel collegio di Piacenza 31 (lista: Popolo della Libertà), batto di circa 330 voti il politologo Gianfranco Pasquino. Alla vittoria sul filo di lana conseguita dal centro-destra nelle elezioni comunali di Piacenza del giugno del 1998, segue la mia nomina a Vice Sindaco con delega al Bilancio, all’Economato e alle Imposte e Tasse. Rieletto nel collegio di Piacenza 31 nella primavera del 2001 (quando mi occorrono 44.997 voti per superare – con la lista La Casa della Libertà – il primario ospedaliero ed ematologo Luigi Cavanna, persona di grande valore), nel mese di dicembre sono eletto Presidente della Commissione Bicamerale di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria”.
Nel 2004 è candidato alla Presidenza della Provincia di Piacenza ma perde al ballottaggio conquistando il 48% dei voti. Nella primavera del 2006 viene eletto deputato nella lista di Alleanza Nazionale, che in provincia di Piacenza ottiene il miglior risultato della Regione (13,34 %), e – successivamente – Vice Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera. L’allora Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, lo nomina nel maggio del 2006 tra i dieci componenti della Giunta per il Regolamento. Nell’aprile del 2008 è ancora una volta eletto deputato (lista: Il Popolo della Libertà, che a Piacenza ottiene il 35,5% dei voti) e, nel mese di giugno dello stesso anno, Vice presidente della Commissione Parlamentare per la semplificazione.
Nel 2012 partecipa alla fondazione di Fratelli d’Italia e alle elezioni politiche del febbraio 2013 risulta non eletto nonostante il sesto migliore risultato a livello nazionale. Nell’ottobre del 2014 alle elezioni regionali in Emilia Romagna Foti conquista l’unico seggio attribuito a Fratelli d’Italia. Poi nelle elezioni Comunali di Piacenza del giugno 2017 è il più votato nella lista di Fratelli d’Italia (che elegge 5 consiglieri) e, dopo 15 anni di sindaci di centrosinistra, viene eletto sindaco per il centrodestra l’avvocato Patrizia Barbieri.
Torna in Parlamento alle elezioni politiche del 2018: Foti viene eletto deputato nel collegio uninominale di Piacenza 14 con 73.599 voti (47,39%) e a seguire Vice Capogruppo Vicario di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati. Poi nelle recenti politiche 2022, quelle che hanno decretato il trionfo del partito di Giorgia Meloni, Foti viene rieletto alla Camera dei Deputati per la sesta volta, affermandomi nel collegio uninominale di Piacenza e Parma ovest con 92.699 voti (52,53%). Eletto presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, due anni dopo giura da ministro.
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