Battibecco Cina – Stati uniti. Pechino accusa Washington di cercare di alzare la tensione. Dopo le dichiarazioni del direttore della Cia William Burns, secondo cui Pechino intende rimpiazzare gli Stati Uniti come «potenza preminente» nell’Indo-Pacifico ed è un «partner silente» della Russia nell’invasione dell’Ucraina, il portavoce del ministero degli esteri cinese risponde che «gli Stati Uniti hanno diffamato la Cina, provocato lo scontro per sfruttare le opportunità» e ha esortato Washington a «riflettere sulle responsabilità nella crisi in Ucraina».

Una nuova strage di persone in fuga. Sette civili sono rimasti uccisi e altri 7 sono rimasti feriti in un attacco russo contro gli autobus usati per le evacuazioni vicino a Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Più di cinque milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riferiscono i dati dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), che ha contato 4.796.245 rifugiati. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), circa 215mila non ucraini hanno lasciato l’Ucraina. Donne e bambini costituiscono il 90% dei rifugiati. La Russia ieri ha finito per ammettere l’affondamento della sua nave ammiraglia dello flotta nel mar Nero. Il Pentagono ha annunciato che oggi arriveranno nel Donbass le prime armi dell’ultimo contingente in arrivo dagli Stati uniti. Lo riporta la Cnn, citando fonti della Difesa americana. «Avevamo avvertito la Russia che se avessero invaso l’Ucraina la risposta sarebbe stata senza precedenti. Come dice Biden, le grandi nazioni non bluffano».

Così il portavoce del dipartimento di Stato americano a proposito della nota diplomatica inviata da Mosca a Washington che minacciava «conseguenze imprevedibili» se continueranno le spedizioni di armi da parte degli Usa. Mosca ha deciso di espellere diciotto diplomatici della rappresentanza dell’Unione europea dalla Russia. La Ue risponde in una nota di «deplorare l’ingiustificata e infondata decisione della Federazione russa», perché «non ci sono motivi se non la pura rappresaglia». Il 5 aprile scorso l’Ue aveva dichiarato «persone non grate» 19 diplomatici della missione permanente russa a Bruxelles, accusandole di «essere coinvolte in attività contrarie al loro status diplomatico».

A Kiev intanto riaprono alcune ambasciate. L’italiana aprirà lunedì. Riapre anche la francese, resta chiusa invece la rappresentanza diplomatica degli Stati uniti. Non ci sono le condizioni per la riapertura, dice il Dipartimento di Stato. I siti di Radio France Internationale (Rfi) e quello in russo del quotidiano indipendente Moscow Times (la cui edizione principale è in inglese) sono stati bloccati in Russia per decisione dell’agenzia statale per il controllo dei media Roskomnadzor su richiesta della Procura generale. Il Moscow Times ha fatto sapere che il suo sito in russo è stato bloccato dopo la pubblicazione di notizie giudicate «false» dalle autorità in merito alla guerra in Ucraina.