Nel 48esimo giorno di combattimenti Mosca accelera per portare le truppe nel Donbass
Guerra Ucraina-Russia, telefonata Biden-Johnson: “Più aiuti a Kiev”, catturato l’oligarca filo Putin Medvedchuk

Da oltre 40 giorni Mariupol resiste ai russi ma il porto è stato conquistato dalle truppe di Mosca. Il 48esimo giorno di combattimenti potrebbe essere decisivo per le sorti della città. Il presidente ucraino Zelensky si è rivolto nuovamente alla nazione con il suo videomessaggio notturno. “Gli occupanti preparano una nuova fase di terrore. Uno dei loro portavoce ha affermato che potrebbero usare armi chimiche contro i difensori di Mariupol – ha detto Zelensky -. Una minaccia che stiamo prendendo molto seriamente”.
Il presidente non ha fatto riferimenti a un precedente uso di armi “sporche” dal giorno dell’invasione russa, ma il suo discorso incrocia la denuncia del battaglione nazionalista ucraino Azov su Telegram: “Gli occupanti russi hanno usato una sostanza velenosa di origine sconosciuta contro militari e civili ucraini a Mariupol”. La denuncia, ripresa dal Kyiv Independent e da altri media ucraini, prosegue: “La sostanza è stata diffusa da un drone e le sue vittime riportano disturbi respiratori”. L’intelligence britannica aveva avvertito in mattinata di un “possibile uso futuro di armi al fosforo a Mariupol da parte dell’esercito russo”.
Intanto Mosca sta accelerando le manovre per portare l’assalto al Donbass: il Pentagono ha confermato che la Russia sta inviando centinaia di veicoli militari, compresi elicotteri da combattimento e artiglieria, nell’Ucraina dell’est .
LA DIRETTA
ORE 21:00 – CATTURATO L’OLIGARCA UCRAINO FILO PUTIN MEDVEDCHUK – Il presidente Zelensky ha postato una foto dell’oligarca ucraino filo russo Viktor Medvedchuk in manette. L’oligarca, amico personale e alleato di Putin, sarebbe stato arrestato. Era stato arrestato per “alto tradimento” dal governo di Zelensky per il sostegno ai separatisti del Donbass e per lo sfruttamento illegale di risorse in Crimea. Era riuscito a fuggire dopo l’inizio dell’invasione.
ORE 20:30 – SALDATI UCRAINI A MARIUPOL: “NON ABBIAMO PIU’ CIBO NE’ MUNIZIONI” – I marine della 36esima brigata che resistono nella città assediata di Mariupol con il battaglione di Azov hanno inviato una video testimonianza. Un volontario britannico Aidin Aslin avrebbe detto: “Ci arrendiamo ai russi. Non abbiamo più cibo né munizioni. Non abbiamo altra scelta”.
20:00 – JOHNSON-BIDEN: RAFFORZARE AIUTI MILITARI ALL’UCRAINA – Nel loro colloquio odierno il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “hanno discusso della necessità di accelerare l’assistenza all’Ucraina, compreso il rafforzamento del sostegno militare ed economico, mentre le forze ucraine si preparano per un altro assalto russo nell’est del Paese”. Lo ha riferito Downing Street. I due leader, inoltre, hanno anche deciso “di continuare gli sforzi congiunti per aumentare la pressione economica su Putin e porre fine in modo decisivo alla dipendenza occidentale dal petrolio e dal gas russi”
19:23 – TIMORE INVASIONE BIELORUSSIA, UCRAINA RAFFORZA CONFINA – La minaccia di invasione dal governo di Minsk è attualmente presa in considerazione più che dalla Transnistria. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian, citando il portavoce del Servizio della Guardia di frontiera di Stato Andriy Demchenko. “Sia al confine con la Moldova nella regione della Transnistria che al confine con la Bielorussia, sono state rafforzate le misure di sicurezza per prevenire l’escalation in queste aree”.
18:30 – MARIUPOL, SINDACO: “21MILA CIVILI UCCISI” – Sarebbero circa 21mila, secondo le ultime stime, i civili uccisi dai russi a Mariupol. Lo ha affermato il sindaco Vadym Boichenko in tv, secondo quanto riporta il Guardian. Il vice sindaco, Serghei Orlov, ha confermato quanto denunciato dal Battaglione di Azov su un presunto attacco chimico dei russi alla città. “Non possiamo fornire informazioni più dettagliate. Ma abbiamo la conferma dai militari che questo e’ accaduto”, ha detto Orlov, citato dall’agenzia Unian. I medici, continua l’agenzia ucraina, hanno riferito che tutte le persone coinvolte – tutte “in condizioni soddisfacenti” – hanno gli stessi sintomi, tra cui arrossamento del viso, ipertensione, difficoltà a respirare.
17:15 – LUKASHENKO: “A BUCHA OPERAZIONE PSICOLOGICA ORGANIZZATA DA REGNO UNITO” – “I fatti di Bucha sono il risultato di un’operazione speciale psicologica organizzata dal Regno Unito e il Servizio federale per la sicurezza russo (Fsb) può fornire tutte le prove”. Sono le parole del leader bielorusso Aleksandr Lukashenko nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente russo Vladimir Putin. Lukashenko ha sostenuto che, se sono necessarie prove, come indirizzi, password, identikit o mezzi di trasporto utilizzati, il Fsb darà tutte le informazioni richieste. “In caso contrario, allora possiamo aiutare in questo senso. Insieme ai nostri amici russi, abbiamo rivelato fin dall’inizio questa posizione orribile e vile dell’Occidente”, secondo quanto dichiarato da Lukashenko.
16:30 – BUCHA, ALMENO 403 CIVILI UCCISI. PUTIN: “NOTIZIE FALSE” – Stando a quanto riferisce il sindaco Anatoliy Fedoruk, a Bucha sono stati ritrovati fino a ora i corpi di 403 civili. Sul massacro della cittadina a nord di Kiev, è intervenuto anche il presidente russo Vladimir Putin secondo cui le notizie provenienti da Bucha sono false come quelle sulle armi chimiche in Siria. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa dopo i colloqui con il leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko, presso il cosmodromo di Vostochnij, nell’estremo oriente russo.
“Quello che sta accadendo in Ucraina è una tragedia, ma la Russia non aveva scelta” ha aggiunto Putin secondo quanto riporta l’agenzia stampa russa Tass.
16:22 – PUTIN: UCRAINA HA PORTATO NEGOZIATI IN VICOLO CIECO – “Gli ucraini hanno spinto i negoziati in un vicolo cieco. Sono loro che hanno creato difficoltà a portarli a un livello accettabile e l’operazione andrà avanti finché non ci saranno negoziati accettabili” ha spiegato Putin in conferenza stampa. “L’Ucraina non ha rispettato gli accordi raggiunti con la Russia a Istanbul” ha aggiunto il presidente russo spiegando che l’Ucraina viene usata come uno strumento per raggiungere gli obiettivi dell’Occidente indipendentemente dal benessere del popolo ucraino.
16:10 – GIORNALISTA LE FIGARO: FORZE SPECIALI USA E GB IN UCRAINA DA INIZIO GUERRA – Citando una fonte dell’intelligence francese, il giornalista di Le Figaro, Georges Malbrunot, sottolinea che forze speciali britanniche e americane sono presenti in Ucraina dall’inizio dell’aggressione russa. “La visita di Boris Johnson a Kiev conferma Londra come primo alleato dell’Ucraina. ‘Le unità di elité delle forze speciali SAS sono state presenti in Ucraina dall’inizio della guerra, così come Delta americani’, ha confidato una fonte dell’intelligence francese. ‘I russi non l’ignorano, sanno cos’è la guerra segreta’, ha aggiunto la fonte”.
La visite de Boris Johnson à Kiev confirme la place de Londres comme premier allié de l’Ukraine. “Les unités d’élite des forces spéciales SAS sont présentes en Ukraine depuis le début de la guerre, de même que les Delta américaines”, confie une source française du renseignement. pic.twitter.com/6ziTj4Dpst
— Georges Malbrunot (@Malbrunot) April 9, 2022
16 – BILD: ZELENSKY NON VUOLE VEDERE STEINMEIER PERCHE’ “AMICO DI MOSCA” – Il Presidente della Repubblica tedesco Frank Walter Steinmeier si sarebbe voluto recare a Kiev con una delegazione di altri Stati Ue, ma il presidente Volodymyr Zelensky avrebbe detto di non volerlo al momento incontrare, a causa delle strette relazioni di Steinmeier con la Russia negli ultimi anni. La notizia trapela dalla Bild, che cita informazioni provenienti “da ambienti governativi ucraini”. Di recente Steinmeier aveva dichiarato pubblicamente di aver fatto degli errori nelle valutazioni su Vladimir Putin, e sulla politica nei confronti della Russia.
14:30 – KIEV, AUTO CON FAMIGLIA IN FUGA DISTRUTTA DAI RUSSI: TRE DONNE E DUE MINORI UCCISI – Il capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebitov, pubblica sui social un video e alcune foto relativa a un’auto sulla quale erano in fuga i componenti di una famiglia, uccisi dai soldati russi mentre cercavano di lasciare un villaggio nei pressi della capitale. L’episodio è accaduto a metà marzo ed è stato denunciato ora dopo il ritrovamento dell’auto e dei corpi, poco distanti, di cinque persone: tre donne, un ragazzo e un bambino di 2 anni. “Gli occupanti hanno sparato a una famiglia con un BMP (un veicolo da combattimento corazzato, ndr.)” scrive Nebitov.
“Questo è un altro omicidio di massa da parte dei militari russi registrato nella regione di Gavron, vicino a Makariv”, a ovest di Kiev, afferma Nevitov. “La famiglia ha tentato di scappare dal villaggio occupato quando l’aggressore ha aperto il fuoco su un’auto civile con bandiere bianche e la scritta ‘bambini‘. La tragedia è avvenuta a metà marzo. L’altro giorno, mentre presidiava il territorio, la polizia della regione di Kiev ha trovato l’auto distrutta e i cadaveri. Tra le vittime un bambino di 2 anni, due donne, una nonna e un adolescente di 14 anni. Il conducente con ferite gravi è stato portato in ospedale”. Dalle immagini girate dalla polizia si vede la carcassa dell’auto, con la carrozzeria crivellata di colpi, i vetri infranti, i fazzoletti bianchi legati agli specchietti. A terra la scarpina di un bimbo e una felpa, tra i sedili un passeggino.
13:45 – LUKASHENKO GIURA FEDELTA’: “SAREMO SEMPRE CON PUTIN” – “Puoi contare sui bielorussi. Sappi che in ogni situazione, qualunque cosa accada, noi ci saremo sempre”. Lo ha detto il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko durante i colloqui con il leader russo Vladimir Putin nel sito del cosmodromo di Vostochny. Lo riporta la Tass.
12:53 – CNN: COLONNA MEZZI RUSSI DIRETTA IN DOBASS – Secondo la Cnn, una colonna di mezzi russi dalla regione di Rostov si sta spostando verso il territorio del Donbass. Fonti del Pentagono ritengono che servirà “tempo considerevole” per poter avviare l’operazione ma, secondo il governo di Kiev, l’attacco “è già iniziato”.
12:32 – 186 BIMBI UCCISI, 344 FERITI – Secondo l’ufficio del procuratore generale ucraino, dall’inizio dell’invasione russa dello scorso 24 febbraio sono almeno 186 bambini uccisi e 344 quelli feriti. Il maggior numero di vittime si è verificato nella regione orientale di Donetsk, dove sono stati registrati 113 morti. L’Ucraina afferma anche che 938 istituzioni educative sono state danneggiate dai bombardamenti, 87 completamente distrutte. L’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, l’UNICEF, ha affermato che quasi due terzi di tutti i bambini ucraini – circa 4,8 milioni – sono fuggiti dalle loro case dall’inizio dell’invasione russa.
12:15 – APPELLO ZELENSKY A UE: “FATE A MENO DEL PETROLIO DI PUTIN” – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in videocollegamento al Parlamento della Lituania, ha invitato l’Unione europea a rafforzare le sanzioni economiche contro la Russia, affermando che la leadership politica e militare russa sente di poter continuare l’invasione dell’Ucraina a causa dei segnali di alcuni Paesi europei. “Sanno che resteranno impuniti perché l’Europa preferisce ancora continuare cooperazione, commercio e ‘business as usual'”, ha detto Zelensky, chiedendo in particolare sanzioni su tutte le banche russe e che l’Europa “faccia a meno del loro petrolio“. La Lituania, ex Repubblica sovietica, è ora membro dell’Ue e della Nato. “L’Europa deve vincere questa guerra. E la vinceremo insieme”, ha detto Zelensky.
11:45 – PUTIN: “GUERRA INEVITABILE, NOSTRI OBIETTIVI SONO NOBILI” – Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass, il presidente Vladimir Putin ha spiegato agli impiegati del settore spaziale nel cosmodromo di Vostochny che lo scontro scontro tra Mosca e le forze anti-russe in Ucraina era inevitabile e una questione di tempo. Accompagnato dal presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, il leader russo ha aggiunto: “L’Ucraina ha iniziato a diventare un terreno anti-russo, i germogli di nazionalismo e neo-nazismo che esistevano da tempo hanno iniziato a crescere lì”, “la crescita del neonazismo è stata particolarmente considerevole e lo scontro della Russia con queste forze era inevitabile”.
Poi continua a sottolineare “l’operazione militare speciale” (e non guerra né invasione, ndr) che “oggi i nostri ufficiali” stanno effettuando “in Donbass” dove “stanno fornendo assistenza alle Repubbliche popolari del Donbass. Agiscono in modo coraggioso, competente, efficiente ed efficace, usano i tipi più moderni di armi con caratteristiche uniche, impareggiabili”. E aggiunge: “Ciò che stanno facendo è aiutare le persone, salvare le persone da una parte, e dall’altra stiamo semplicemente adottando misure per garantire la sicurezza della Russia. Ovviamente non avevamo altra scelta, questa è la decisione giusta”. Poi ribadisce che non si fermerà, a prescindere da sanzioni e negoziati: “Non ci sono dubbi che gli obiettivi delle forze armate russe in Ucraina verranno raggiunti, gli obiettivi sono assolutamente comprensibili, sono nobili” e “l’obiettivo principale è quello di aiutare il popolo del Donbass”.
Infine lancia un messaggio all’Occidente: “Noi non ci isoleremo” ed “è generalmente impossibile isolare qualcuno nel mondo moderno, nel caso di un Paese così enorme come la Russia è impossibile. Quindi lavoreremo con i nostri partner che vorranno interagire”.
11 – ARMI CHIMICHE, GB: “STIAMO VERIFICANDO, SE TROVIAMO PROVE TUTTE OPZIONI SUL TAVOLO” – Londra è al lavoro per verificare se le forze russe abbiano usato armi chimiche in Ucraina. E’ quanto riferisce il viceministro della difesa e responsabile del portafogli delle Forze Armate, James Heappey intervistato da Bbc. Haeppey ha spiegato che le informazioni sull’uso di queste munizioni sulla città assediata di Mariupol sono circolati sui social media ucraina, ma né l’intelligence della difesa britannica, né la loro controparte a Kiev è stata in grado di verificare queste affermazioni. Nessuna conferma sull’uso di armi chimiche anche dal Pentagono
Heappey ha spiegato che la Gran Bretagna sta “lavorando con urgenza” per capire se sono state usate armi chimiche. Se ci fosse la prova che sono state usate tali armi, allora – ha detto Heappey – “tutte le opzioni sono sul tavolo” in termini di risposta internazionale. “Verificare è chiaramente molto importante”, ha aggiunto: “Se fossero state usate armi chimiche si tratterebbe di un momento molto importante per il nostro primo ministro e gli altri capi di governo del mondo”.
9:39 – INCONTRO PUTIN-LUKASHENKO – Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Blagoveshchensk, all’estremo Est della Russia, dove incontrerà il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko. Lo riporta il sito dell’agenzia russa Ria Novosti. “Si prevede che prima dell’incontro bilaterale, i capi di Stato esamineranno la costruzione del cosmodromo di Vostochny e delle infrastrutture da un elicottero, quindi parleranno con i lavoratori e assegneranno i piloti-cosmonauti”. Putin e Lukashenko discuteranno anche delle “misure per contrastare le sanzioni occidentali” per la guerra in Ucraina e dello “sviluppo della cooperazione bilaterale”. Dopo l’incontro è prevista una conferenza stampa congiunta dei due leader.
9:22 – UNICEF: IN UCRAINA 1,5 MLN DI BIMBI A RISCHIO FAME – In Ucraina, bambini, famiglie e comunità sono sotto attacco. Dei 3,2 milioni di bambini che si stima siano rimasti nelle loro case, quasi la metà potrebbe essere a rischio di non avere abbastanza cibo. Gli attacchi alle infrastrutture del sistema idrico e la mancanza di energia elettrica hanno lasciato circa 1,4 milioni di persone senza accesso all’acqua in Ucraina. Altri 4,6 milioni di persone hanno solo un accesso limitato. Lo fa sapere l’Unicef in un comunicato. Inoltre, Il 10 aprile, l’Ohchr aveva verificato 142 bambini uccisi e 229 feriti.
8:40 – KIEV: DRONE RUSSO CON SOSTANZE TOSSICHE – I russi hanno fatto cadere un drone contenente sostanze tossiche sulla città di Mariupol, nel sud dell’Ucraina. Lo ha detto la parlamentare ucraina e capo del comitato parlamentare sull’integrazione dell’Ucraina Ivanna Klympush, secondo quanto riporta il Guardian, spiegando che “molto probabilmente” le sostanze sconosciute erano armi chimiche. Una denuncia simile è arrivata ieri sera anche dal Battaglione Azov.
8:30 – EX PREMIER FINLANDIA: “ENTRIAMO NELLA NATO PERCHE’ RUSSIA CI FA PAURA – “La svolta, per la Finlandia, è arrivata il 24 febbraio, il giorno che la Russia ha attaccato l’Ucraina. Siamo sempre stati al 50% contrari e al 20% a favore. Nell’ultimo sondaggio, il 68% dei finlandesi vuole l’adesione alla Nato e solo il 12% è contrario. E quando la decisione sarà presa, io penso che i favorevoli saliranno all’80%”. L’ex premier Alexander Stubb, leader del Partito di coalizione nazionale, lo stesso del presidente Sauli Niisto, spiega a Repubblica i motivi per i quali la Finlandia vuole entrare nella Nato: “La ragione è molto semplice: paura razionale. Se Putin è in grado di massacrare i suoi fratelli ucraini, figuriamoci noi finlandesi. Non vogliamo mai più essere soli”.
07.30 – SINDACO MARIUPOL: “MORTI OLTRE 10MILA CIVILI MA BILANCIO PUO’ SALIRE” – Oltre 10mila civili sono morti nella città portuale ucraina di Mariupol. Lo ha detto il sindaco della città Vadym Boychenko all’Associated Press, secondo quanto riportano i media internazionali. Secondo il primo cittadino il bilancio delle vittime potrebbe arrivare a superare i 20mila, in una città da settimane sotto attacco e dove lo scarseggiare di cibo e forniture ha lasciato molti corpi sulle strade. Boychenko ha anche accusato le forze russe di aver bloccato per settimane i convogli umanitari che cercavano di entrare in città.
06.30 – STATO MAGGIORE UCRAINO: “RUSSIA CONCENTRA TRUPPE VICINO CONFINE ORIENTALE” – “Il nemico sta cercando di completare il raggruppamento e il trasferimento delle truppe nelle aree di concentrazione delle regioni di Belgorod e Voronezh nella Federazione Russa, nonché il trasferimento delle forze aeree e spaziali negli aeroporti nelle immediate vicinanze dei confini orientali dell’Ucraina”. Lo scrive lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel report quotidiano. “Nella direzione di Slobozhansky – prosegue – le truppe nemiche continuano a bloccare parzialmente la città di Kharkiv”. Combattimenti si segnalano nell’area della città di Izyum e nelle direzioni di Donetsk e Tavriya. “Vi sono segnali di rafforzamento del sistema di difesa aerea – si conclude il report – nelle aree di Melitopol e Ilovaisk. È probabile che in futuro il nemico cercherà di prendere il controllo della città di Mariupol, catturare Popasna e condurre un’offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk”.
02.10 – SIRENE ANTIAEREO SUONANO A KIEV E KHARKIV – Le sirene di allarme per attacco aereo sono tornate a suonare, alle 2.40 locali (le 1.40 in Italia), nelle regioni ucraine di Kiev e di Kharkiv. L’allerta è scattata anche nel sud del paese, nell’oblast di Mykolaiv. In precedenza, verso le 2 locali, gli allarmi hanno interessato le regioni di Zaporizhia e Dnipropetrovsk.
02.00 – ZELENSKY: “I RUSSI HANNO LASCIATO MINE OVUNQUE” – “Le truppe russe hanno lasciato mine ovunque. Nelle case, nelle strade, nelle auto, nelle porte. Hanno fatto di tutto per rendere il più pericoloso possibile il ritorno in queste aree. Hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare il maggior numero possibile della nostra gente quando sono stati costretti a ritirarsi dalla nostra terra”. E’ un altro passaggio del videomessaggio notturno di Zelensky, ripreso dal Guardian. Sono stati ritrovati, ha aggiunto il presidente ucraino, “centinaia di migliaia di oggetti pericolosi, mine e proiettili inesplosi” nelle regioni del nord del paese.
01.30 – IL PENTAGONMO NON CONFERMA USO DI ARMI CHIMICHE: “MONITORIAMO” – Il Pentagono ha spiegato di essere a conoscenza di notizie sui social media che affermano che le forze russe hanno schierato una potenziale arma chimica a Mariupol, “ma – ha detto il portavoce John Kirby – non siamo in grado di confermarle, continueremo a monitare la situazione”. “Queste notizie se vere sono profondamente preoccupanti e riflettono i timori che abbiamo avuto sul potenziale della Russia di utilizzare in Ucraina gas lacrimogeni mescolati ad agenti chimici”.
01.15 – LEADER BNATTAGLIONE AZOV: “A MARIUPOL 3 INTOSSICATI” – Sono tre le persone che nelle ultime ore hanno evidenziato “chiari segni di avvelenamento chimico” durante l’assedio di Mariupol. Lo ha detto – come riporta il Kyiv Independent – il leader del battaglione nazionalista Azov, Andriy Biletsky, aggiungendo che per nessuno di loro ci sono “gravi conseguenze” per la salute. Secondo Azov la sostanza velenosa è stata lanciata da un drone.
01.00 – BLINKEN: “INDIA DEVE DECIDERE SUA POSIZIONE SU RUSSIA” – L’India deve prendere le proprie decisioni su come affrontare “l’invasione della Russia in Ucraina ed è importante che tutti i paesi facciano pressione su Putin per porre fine al la guerra”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri indiano S Jaishankar a Washington dopo l’incontro virtuale tra il presidente americano Joe Biden e il premier indiano Narendra Modi. L’India ha continuato ad acquistare petrolio dalla Russia e si è sempre astenuta nei voti contro Mosca all’Onu. “La guerra della Russia contro l’Ucraina è un attacco al popolo ucraino. È anche un attacco a quell’ordine basato su regole a cui aderiamo e che difendiamo”. Gli Stati Uniti, ha dichiarato Blinken, “continueranno ad aumentare il loro sostegno al governo e al popolo ucraino e inviteranno le altre nazioni a fare lo stesso, così come chiediamo a tutte le nazioni di condannare le azioni sempre più brutali di Mosca”. Il segretario di stato americano ha anche sottolineato che l’invasione dell’Ucraina “è in netto contrasto con la visione che gli Usa e l’India condividono di un Indo-Pacifico libero e aperto”.
00.45 – ONU CHIEDE INDAGINE SU VIOLENZE SU DONNE E BAMBINI – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha tenuto una sessione straordinaria sulla difficile situazione delle donne e dei bambini in Ucraina e terrà un altro incontro la prossima settimana sulla situazione umanitaria nel Paese. Sima Bahous, direttore esecutivo dell’agenzia Un Women, ha espresso profonda preoccupazione per le crescenti segnalazioni di stupri e violenze sessuali. “Sentiamo sempre più spesso parlare di stupri e violenze sessuali”, ha detto. “Queste denunce devono essere oggetto di un’indagine indipendente per garantire la giustizia e trovare i responsabili”. “E’ ora di porre fine a questa guerra. I bambini dell’Ucraina non possono permettersi di aspettare”, le ha fatto eco Manuel Fontaine, direttore del programma di emergenza dell’Unicef. Bahous, che è tornata da un viaggio nel Paese devastato dalla guerra, ha aggiunto che “la combinazione di un massiccio sfollamento con l’ampia presenza di coscritti e mercenari e la brutalità contro i civili ucraini ha fatto sollevare tutte le bandiere rosse”.
00.10 – PROCURATRICE GENERALE UCRAINA: “OLTRE 5.800 CRIMINI DI GUERRA, VOGLIAMO PROCESSARE I RESPONSABILI” – La procuratrice generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, ha detto che al momento sono oltre “5.800 i casi” di crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. In particolare Venediktova ha parlato del massacro a Bucha, vicino a Kiev, dove domani effettuerà un nuovo sopralluogo. “Qui stiamo ancora riesumando cadaveri dalle fosse comuni”, ha detto in un’intervista alla Cnn precisando che quello che ha constatato sul campo non sono solo “crimini di guerra ma anche contro l’umanità”. Quanto agli eventuali processi contro gli autori di queste atrocità, tema che si sta discutendo da giorni anche negli Stati Uniti e in Europa, la procuratrice ha dichiarato che l’Ucraina “vuole perseguire questi criminali nel Paese, in tribunale ucraini”. Ma “ovviamente c’è anche il percorso della Corte penale internazionale”, ha aggiunto. Al momento ci sono oltre 500 sospettati, inclusi alti ufficiali militari e alti funzionari russi.
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