Chiedere scusa sul palco degli Oscar e poi via socia, oltre a dimettersi dall’Academy, non è bastato Will Smith, l’attore premiato con la celebre statuetta per la sua interpretazione in “Una famiglia vincente – King Richard“, in cui aveva dato volto al padre delle campionesse di tennis Serena e Venus Williams, si è visto fermare da Netflix, Sony e Apple i progetti di cui doveva far parte.

Tutta colpa dell’ormai famoso schiaffo a Chris Rock nella notte degli Oscar, quando l’attore era salito sul palco per dare un ceffone al comico che aveva appena fatto una battuta sulla moglie Jada Pinkett e sulla sua testa rasata a causa dell’alopecia.

Un gesto che ha spinto l’attore a fare ammenda già sullo stesso palco, in lacrime, e poi a chiedere scusa a Chris Rock via social. Quindi le dimissioni dall’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, l’associazione americana dei professionisti del cinema che conferisce i premi Oscar, col rischio ancora in corso di altri procedimenti disciplinari nei suoi confronti, col Board dell’Academy che potrebbe pronunciarsi nella riunione del prossimo 18 aprile.

Ma non basta perché, scrive la rivista Variety, la piattaforma streaming Netflx sta frenando sul prossimo film di azione, ‘Fast and Loose’, in cui Will Smith dovrebbe essere il protagonista. “La ricerca di un nuovo regista è stata fermata. Non è chiaro se Netflix andrà avanti e, nel caso, se cercherà anche un nuovo protagonista“, scrive il giornale.

A rischio ci sono altri due progetti che vedono il neo premio Oscar protagonista. Uno è il dramma sulla schiavitù ‘Emancipation’, che la piattaforma streaming Apple+ ha comprato per 120 milioni. Il film doveva uscire nel 2022 con una possibile nuova candidatura alla statuetta di Smith, ma la data di uscita non è stata fissata e non vi sono commenti da parte di Apple al riguardo.

Ma anche Sony, scrive Hollywood Reporter, ha fermato lo sviluppo, già in fase avanzata prima degli Oscar, di ‘Bad Boys 4’, la saga poliziesca che vede protagonista Will Smith.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.