Natale in zona gialla per Veneto, Marche, Liguria e la Provincia di Trento, salve per poco Lazio e Lombardia che restano in bianco. Questo l’esito del monitoraggio della Cabina di Regia con la decisione che diventerà ufficiale domani, venerdì 17 dicembre, con il decreto firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza. La zona gialla entrerà in vigore da lunedì 20 dicembre per le tre regioni e la provincia di Trento (e sarà valida per le prossime due settimane) dopo che la rilevazione Agenas ha evidenziato il superamento dei due parametri che portano il passaggio da zona bianca a gialla, ossia le terapie intensive oltre il 10% di occupazione e i posti letto ordinari oltre il 15% (il terzo parametro è l’incidenza oltre 50 per centomila, già abbondantemente superato).

Il Veneto ha il 15% di intensive e il 16% di posti ordinari, le Marche il 14% e il 16%, la Liguria il 14% e il 18% e Trento il 21% e il 18%. Si salverebbe la Lombardia con il 10% di occupazione nelle rianimazioni e il 14% nei reparti ordinari, così come il Lazio, rispettivamente al 12% e al 13%.

Veneto, Marche, Liguria e la Provincia di Trento che dovrebbero cambiare colore, raggiungeranno il Friuli, la Calabria e la Provincia di Bolzano, già in zona gialla. Questo l’esito dunque dell’ultimo monitoraggio della cabina di regia con l’Italia che continua a vedere l’aumento dei casi positivi. Dal 13 marzo scorso non si registravano oltre 26mila contagi in 24 ore. E’ accaduto nel bollettino di giovedì 16 dicembre con 26.109 positivi individuati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 23.195. 123 le vittime, ieri 129. Tasso di positività al 3,6%, stabile rispetto a ieri. Salgono a 917 i pazienti in terapia intensiva, 47 in più rispetto a ieri.

LA SITUAZIONE NELLE REGIONI – Stando all’ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe, la Provincia Autonoma di Bolzano supera la soglia del 15% in area medica (17,2%) e del 20% in area critica (22%); le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica risultano entrambe superate in Calabria (19,4% area medica e 11,0% area critica), Friuli-Venezia Giulia (24,5% area medica e 16,0% area critica), Liguria (17,0% area medica e 12,2% area critica) e Provincia Autonoma di Trento (19,7% area medica e 20,0% area critica).

Inoltre, spiega la fondazione Gimbe nel suo monitoraggio settimanale, per l’area medica si colloca sopra la soglia del 15% la Valle D’Aosta (21,2%), mentre per l’area critica superano la soglia del 10% Emilia-Romagna (10,3%), Lazio (12,0%), Marche (14,4%), Molise (10,3%) e Veneto (13,3%).

Da due mesi – spiega Cartabellotta – continuano ad aumentare i nuovi casi con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.456 il 15 ottobre a 17.795 il 14 dicembre“. Incrementano nettamente i rapporti positivi/persone testate (da 3,6% a 23,9%), positivi/tamponi molecolari (da 2,4% a 9,5%) e positivi/tamponi antigenici rapidi (da 0,07% a 0,81%).

Aumentano del 18,8% anche i decessi da covid-19 nell’ultima settimana. In termini numerici, i decessi negli ultimi sette giorni sono stati 663 contro i 558 della settimana precedente.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.