Un agguato fallito. Almeno cinque i proiettili esplosi, tre quelli andati a segno e che hanno raggiunto la vittima, mentre si trovava in auto, ad entrambe le braccia. Bernardo Torino, 34enne con precedenti per rapina, è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli ed è stato assistito dai sanitari del presidio ospedaliero e le sue condizioni non sono ritenute gravi.
Ai carabinieri del Nucleo Operativo del Vomero intervenuti, l’uomo ha racconto di essere stato vittima di una rapina avvenuta intorno alle 18 di mercoledì 24 febbraio in corso Marianella, all’altezza del civico 68, nel quartiere Piscinola. Ad agire, secondo la sua versione, due uomini in sella a uno scooter che hanno affiancato l’auto sulla quale viaggiava esplodendo tre colpi d’arma da fuoco dopo aver fallito il tentativo di impossessarsi dell’orologio.
Informazioni dettagliate che hanno trovato riscontro effettivo perché nel luogo indicato i militari hanno trovato l’auto di Torino con tre fori nella fiancata. A terra sono stati trovati cinque bossoli.
Tuttavia a non convincere i carabinieri della Compagnia Vomero è la versione fornita dal 34enne, cugino di Luigi Torino, a sua volta figlio di Salvatore Torino, alias ’o cassusaro (chi prepara o vende le gazzose), in passato legato al clan Lo Russo di Miano, area a nord di Napoli, prima di creare un proprio gruppo camorristico e dar vita alla faida contro il clan di Giuseppe Misso per la conquista del Rione Sanità nel 2006.
Torino senior venne poi arrestato nel 2007 e nel giro di pochi mesi, a inizio 2008, passò dalla parte dello Stato, iniziando a ricostruire omicidi e attività illecite che coinvolgevano i clan di Miano e del Rione Sanità.
Il figlio, Luigi Torino, venne ferito in un agguato di camorra lo scorso 14 giugno 2019 e, secondo le ultime informative delle forze dell’ordine, è attualmente vicino a uno dei due gruppi malavitosi (Cifrone-Tipaldi e Balzano-Scarpellini) in campo per raccogliere l’eredità del clan Lo Russo, segnato dall’avvio della collaborazione con la giustizia di quasi tutti i suoi elementi apicali.
In questo scenario potrebbe rientrare il ferimento di Bernardo Torino. E’ questa la pista seguita dagli investigatori.
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