Il 17enne era alla guida dello scooter e incitava De Tommaso
“Spara al guardio”, pistola puntata contro la polizia: il video dell’uccisione di Luigi Caiafa
“Spara al guardio“, poi la pistola puntata prima contro un agente, che si piega sulle gambe per ripararsi dietro la Mercedes con all’interno le tre vittime della rapina, poi contro un altro poliziotto, quello che spara e uccide il 17enne Luigi Caiafa che si trovava alla guida dello scooter con Ciro De Tommaso, 18 anni, figlio di Genny la carogna, ex capo ultrà del Napoli oggi collaboratore di giustizia dopo l’arresto per traffico internazionale di stupefacenti.
E’ quanto emerge dal video diffuso dalla polizia dopo l’autorizzazione della Procura della Repubblica di Napoli a divulgare immagini relative alla rapina commessa lo scorso 4 ottobre in via Duomo a Napoli. “Si invita chiunque sia in grado di rendere informazioni utili a contattare il più vicino ufficio di Polizia” si legge nella nota diffusa dalla Questura di Napoli.
Nelle immagini si vedono i due baby rapinatori affiancare con lo scooter, risultato poi rubato nelle scorse settimane, la Mercedes Classe A e minacciare gli occupanti con una pistola (che poi risulterà essere a salve) per farsi consegnare soldi e altri oggetti di valore. Sono le 4.26 di domenica mattina e in quel frangente arriva un’auto civetta della polizia. A bordo ci sono tre Falchi della Squadra Mobile. Uno resta alla guida, gli altri due scendono.
Il primo poliziotto, così come si vede nelle immagini, si protegge dietro la vettura dopo essersi visto puntare la pistola contro. Non spara perché dal video non emerge la fiammata del colpo d’arma da fuoco. A sparare è l’altro collega che si ritrova anche lui la pistola puntata contro mentre i due baby-rapinatori cercano di guadagnare la fuga. I due agenti – secondo quanto appreso dal Riformista – hanno sentito più volte Caiafa, alla guida dello scooter rubato, intimare a De Tommaso di sparare contro il “guardio”. Sono frazioni di secondi che hanno portato l’agente, ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa (un atto dovuto in attesa dell’autopsia), a premere il grilletto e sparare. Caiafa e De Tommaso erano vicinissimi e i proiettili, due quelli accertati, hanno centrato il 17enne.
LA REFURTIVA – Dall’indagine è emerso che, oltre alla pistola a salve, priva del tappo rosso di riconoscimento, i due avevano anche a disposizione un coltello, trovato in possesso del figlio di “Genny a’ carogna”, lungo 18 centimetri, con una lama da 7 centimetri. I due, dietro la minaccia della pistola, si erano appena impossessati di 100 euro, di tre Iphone e anche di un borsello, appartenente a un quarto giovane, in quel momento non presente, contenente i suoi effetti personali e le chiavi di una costosa Porsche Cayenne. Gli inquirenti della Procura contestano a De Tommaso anche la rapina aggravata e la ricettazione dello scooter. Nelle dichiarazioni spontanee rese davanti al Gip di Napoli, De Tommaso ha ammesso la rapina ma ha riferito di non aver mai puntato la pistola “scenica” contro gli agenti.
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