Ammazzato un pezzo da novanta della camorra di Napoli est
Agguato a Ponticelli, ucciso Bruno Solla ‘Tatabill’: killer in auto, vittima legata ai De Luca Bossa. Fuochi d’artificio dei De Micco
Era in scooter quando è stato affiancato da un’auto dalla quale sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco che l’hanno raggiunto al petto e al braccio. E’ morto in ospedale Bruno Solla, 60 anni, pluripregiudicato di Ponticelli, quartiere alla periferia est di Napoli. Era soprannominato ‘Tatabill‘.
E’ la cronaca dell’agguato di camorra consumato nella serata di ieri, lunedì 3 aprile, in viale delle Metamorfosi nella zona del Lotto Zero, roccaforte del clan De Luca Bossa. Erano da poco passate le 20 quando sono entrati in azione i killer. Solla è stato soccorso probabilmente da un conoscente e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale del Mare dove è deceduto successivamente in seguito alle gravi ferite riportate.
Le indagini dell’ennesimo omicidio di camorra registrato a Ponticelli sono affidate agli agenti della Squadra Mobile di Napoli guidati dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini.
Solla era ritenuto dagli investigatori vicino al clan De Luca Bossa, in contrasto da anni contro la cosce dei De Micco-De Martino. In passato, settembre 2017, venne aggredito e accoltellato al ginocchio destro. Suo fratello, Salvatore Solla, venne ucciso il 23 dicembre 2016 in un agguato di camorra al Lotto Zero sempre nell’ambito della faida con i De Micco per la gestione delle piazze di spaccio nel quartiere. In passato Solla era ritenuto affiliato al clan Sarno.
FUOCHI D’ARTIFICIO DOPO L’OMICIDIO – Secondo quanto riporta il sito Napolitan.it, molto informato sulle dinamiche malavitose di Napoli est, nelle ore successive all’agguato costato la vita a Bruno Solla sono stati esplosi fuochi d’artificio in diversi rioni e zone del quartiere, storicamente controllate dai De Micco. Numerose le testimonianze dei residenti in merito ai festeggiamenti del clan rivale.
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