Si chiama Luigi Amitrano, il pluripregiudicato di 48 anni ferito in un agguato a Ponticelli, periferia est di Napoli, avvenuto poco prima delle 14 non molto distante da una scuola elementare. L’uomo è stato raggiunto da un proiettile alla gamba ed ha chiesto aiuto a una volante della polizia che si trovava a passare nella zona. L’agguato si è verificato in piazza Aprea, a pochi passi dalla Basilica della Madonna della Neve e dall’istituto comprensivo Toti-Borsi-Giurleo, dove è presente la sede della scuola dell’Infanzia e Primaria. Tre i bossoli trovati in strada dagli agenti.

Attimi di panico si sono vissuti tra le persone presenti, tra cui molti genitori in attesa dell’uscita dei figli dall’istituto. Amitrano, considerato dagli investigatori legato ai De Luca Bossa, era a terra quando è stato soccorso dalla polizia. Un’ambulanza del 118 lo ha poi trasportato al vicino pronto soccorso dell’Ospedale del Mare dove i sanitari lo hanno assistito. Non è considerato in pericolo di vita. Al momento la dinamica dell’agguato è al vaglio della Squadra Mobile della Questura di Napoli. L’uomo ha riferito agli investigatori di essere finito nel mirino di due persone entrate in azione in sella a uno scooter.

A Ponticelli da tempo è in corso una violenta faida tra i clan De Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Casella-Minichini. Uno scontro che ha provocato l’uccisione di sette persone, tra cui un innocente, in meno di due anni. L’episodio di oggi torna a riaccendere i riflettori sulla periferia est del capoluogo partenopeo a poche settimane dall’omicidio del 22enne Alessio Bossis, avvenuto il 24 ottobre scorso nel parcheggio di una galleria commerciale del vicino comune di Volla. 

L’allarme sicurezza non fa più notizia ma domani, in occasione della strage del Bar Sayonara, dove 33 anni fa la criminalità organizzata uccise quattro innocenti, è prevista l’ennesima passerella istituzionale fatta di proclami, belle parole e annunci che lasciano il tempo che trovano. “Panico e paura ha provocato una calca tra genitori in fuga e chi cercava di nascondersi all’interno dell’edificio scolastico”. Così Stefano Marzatico, consigliere del Gruppo Maresca alla Sesta Municipalità Ponticelli-Barra-San Giovanni a Teduccio. “Ormai – aggiunge – viviamo una situazione insostenibile. Un anno è passato, senza aver avuto risposta da chi amministra la città, ma al consueto corteo dell’11 novembre, anniversario della strage del Bar Sayonara, domani parteciperanno in tanti prendendosi applausi che non meritano. Sarebbe il caso che ognuno di loro si dimettesse e chiedesse scusa al quartiere di Ponticelli”.

“Purtroppo senza sicurezza non si può pensare di programmare nulla e non c’è da attendersi niente di buono per il futuro – incalza il consigliere comunale Catello Maresca – Su questo l’amministrazione comunale ha completamente fallito. Speriamo in un decisivo intervento da parte del neo ministro Piantedosi, perché serve una scossa seria ed un piano strategico efficace che stiamo invocando dal primo Consiglio comunale ormai più di un anno fa. Da allora solo chiacchiere e la gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti”.

Bombe, omicidi e TikTok, la guerra di Ponticelli tra morti da vendicare, vittime innocenti e Stato latitante

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.