Il peso dell’assenza: qui lo Stato non mette piede
Manco le passerelle, sindaco e prefetto disertano il corteo contro la camorra
A Ponticelli non ci vuole andare nessuno, neanche le istituzioni. Ieri nel quartiere assediato dalla camorra sindaco e prefetto hanno deciso di non andare a fare neanche la solita e inutile passerella accompagnata dai soliti e inutili proclami senza futuro. Probabilmente, c’è da apprezzare la coerenza. Sarà… Ma c’è anche un quartiere esasperato e disperato che ieri nel giorno dell’anniversario dell’agguato al bar Sayonara, dove 33 anni fa persero la vita sei persone, quattro delle quali innocenti ed estranee alle dinamiche della malavita organizzata, e all’indomani di una sparatoria nella quale un uomo, legato al clan camorristico De Luca Bossa, è stato gambizzato fuori a una scuola, forse si aspettava la presenza dei politici, se non altro per continuare a nutrire quel briciolo di speranza.
Niente: al corteo cui hanno preso parte gli abitanti del quartiere e molte scolaresche, partito dall’angolo di via Argine di viale Margherita per concludersi in piazza Vincenzo Aprea, organizzato e patrocinato dal Comune di Napoli non si è presentato né il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi né il Prefetto Claudio Palomba. Sapevamo che forse sarebbero andati lì a recitare i soliti slogan, ma sarebbe stato importante, sarebbe stato comunque un gesto simbolico di presenza, come a dire: il giorno dopo la sparatoria (perché mai prima) lo Stato c’è. È qui con voi. E invece nulla. “Laura Pausini cantava ‘La Solitudine’ ed è lo stesso clima che si respira oggi in piazza, la presenza istituzionale che ci attendevamo è stata completamente disattesa – ha affermato Mariano Di Palma, membro dell’Associazione Libera contro le mafie – Ci sono migliaia di ragazzi e sarebbe il caso che almeno in momenti del genere ci fosse una presenza istituzionale soprattutto all’indomani di una sparatoria avvenuta in pieno giorno davanti ad una scuola”.
L’assenza delle istituzioni pesa come un macigno. “Il sindaco, il prefetto sono tutti assenti. Facciamo un appello perché siamo soli e abbandonati. Non ce la facciamo più. Qui si spara a tutte le ore. Tutti devono scendere in piazza, non vogliamo più morti ammazzati” afferma Anna Ferrara dell’Associazione Antiracket SOS Impresa. Durissime le anche le parole di don Tonino Palmese della Fondazione Polis: “Stamattina registro l’entusiasmo dei ragazzi e le gride di disperazione degli adulti”. “Quello che chiedono non è una presenza forte ma una presenza” commenta Alessandro Fucito, presidente della VI Municipalità. “Il comune di Napoli ha 18 vigili in una municipalità di 22 km quadrati. Polizia e Carabinieri non riescono a garantire un controllo. Penso che a monte ci sia la scelta di aspettare che si ammazzino tra di loro e di fare un po’ di clamore quando una vittima innocente capita nel corso di una sparatoria”.
Sindaco e Prefetto alla manifestazione non ci sono andati, era atteso l’assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu, giunto solo a manifestazione conclusa assieme ad Emanuela Ferrante, assessore allo Sport e alle Pari Opportunità. Assente il questore Alessandro Giuliano. Certo gli impegni istituzionali sono moltissimi, siamo sicuri che erano altrove a fare bene il proprio lavoro, ma forse era il caso di trovare il tempo per andare a Ponticelli a parlare con la gente. Ieri un uomo è stato gambizzato in pieno giorno a pochi passi da una scuola dell’infanzia, non siamo in una puntata di Gomorra, è tutto vero, eppure pare che la cosa non sconvolga più di tanto le istituzioni. La banalità del male, direbbe qualcuno. La normalità del male, si direbbe per Napoli. È tutto normale. Era importante esserci per dare un messaggio chiaro e forte. “Il messaggio è duplice. Il quartiere non dimentica quattro vittime innocenti e anche tutte le altre – ha spiegato Pasquale Leone di Libera Napoli- E ancora di più dopo la sparatoria di ieri ribadiamo che la camorra deve andare via, non è il vostro quartiere, ma il nostro, delle persone perbene che ogni giorno scendono, studiano e lavorano. Via la camorra”. Via la camorra, si facciano avanti le Istituzioni. Se ci sono, se vogliono svolgere il loro compito, se non vogliono continuare a essere i primi latitanti in questo quartiere martoriato.
PUBBLICHIAMO LA PRECISAZIONE DELLA PREFETTURA DI NAPOLI:
In riferimento all’articolo di stampa pubblicato questa mattina che evidenzia l’assenza delle istituzioni alla manifestazione di Ponticelli, si precisa che ai saluti istituzionali, programmati dall’organizzazione dell’evento per le ore 12.30, in rappresentanza della prefettura era presente il vice prefetto vicario Gaetano Cupello che, giunto sul posto ha salutato Don Tonino Palmese e i rappresentanti di libera constatando che la cerimonia era terminata prima dell’orario previsto e di quanto concordato dalle segreterie con loro comunicazione.
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