L'indiscrezione sulle politiche
“Alessandro Orsini candidato con il M5s”, la notizia sul professore che imbarazza il Pd e Letta
Alessandro Orsini piace così tanto al mondo del Movimento 5 Stelle che si parla di una sua candidatura alle prossime elezioni. Lo scrive il quotidiano Il Foglio in un nuovo capitolo della saga dell’analista geo-politico e sociologo che con le sue posizioni molto critiche con l’Occidente e a favore della resa dell’Ucraina a fronte dell’invasione russa è diventato tra i volti più noti e presenti in televisione a commentare la guerra scatenata da Vladimir Putin.
Orsini dopo la botta di celebrità arrivata soprattutto con le ospitate a Cartabianca, su Rai3, e a Piazza Pulita, su La7, è diventato una firma de Il Fatto Quotidiano. È la voce che dice “tutto quello che non vi dicono” sulla guerra, come dal titolo – slogan trito e ritrito, per niente populista considerata anche la costante presenza in tv dell’esperto – dell’evento organizzato dall’editore del quotidiano di cui sarà protagonista il prossimo 10 maggio al teatro Sala Umberto a Roma. Quella della sua candidatura è un’indiscrezione, al momento non confermata da alcuna fonte – né dal Movimento né dallo stesso professore -, più una suggestione che una possibilità.
Eppure. “Certo! Anzi, la cosa non ci stupirebbe. Sarebbe il nostro nuovo capitan De Falco o Paragone. Personaggi che quando vennero candidati erano popolari e in grado di polarizzare. D’altronde, Casalino ha sempre avuto questo pallino: tv, pop, temi divisivi uguale voti”, si legge su Il Foglio nel passaggio dell’articolo che cita parlamentari grillini in Transatlantico.
E il Partito Democratico è imbarazzato, quantomeno perplesso. Soprattutto dopo il botta e risposta del segretario Enrico Letta che su Twitter ha smentito un articolo dell’esperto della Luiss in cui si leggeva che Letta, con il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Commissario Europeo Paolo Gentiloni, ambisce “a prendere il posto di Stoltenberg come segretario generale della Nato” evidenziando le ragioni dell’“asservimento alle direttive della Nato, contrarie agli interessi nazionali dell’Italia e dell’umanità”.
C’è ancora tempo, manca un anno alle politiche – salvo colpi di scena clamorosi – ma tra i dem già starebbe serpeggiando un certo imbarazzo. “Orsini, con i suoi giudizi strampalati, è ormai diventato un protagonista del circo mediatico. Ritengo plausibile che qualcuno provi a candidarlo. Sarebbe alquanto stravagante che lo facesse un partito dell’attuale maggioranza. Ricordo che tutti i principali provvedimenti adottati dal governo Draghi, tanto vituperati dal professore, sono stati presi all’unanimità. Così la candidatura di Orsini sarebbe veramente lunare, e comunque contro ogni singolo partito di maggioranza”, ha dichiarato l’ex capogruppo Pd in Senato Andrea Marcucci.
Per non lasciar spazio a dubbi, replico al prof. Orsini sul @fattoquotidiano sul perché io difenda il diritto all’autodeterminazione del popolo 🇺🇦 1) ho detto pubblicamente di non voler essere candidato al posto di SegrGen Nato 2) difendo quelle tesi perché ci credo. pic.twitter.com/fFwmVVxkqh
— Enrico Letta (@EnricoLetta) April 19, 2022
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