Basta bullismo e, soprattutto, basta fighetteria: è questo, in sintesi, il senso dello sfogo  – condiviso tramite un oramai virale video social –  della popolare cuoca Benedetta Rossi, protagonista e autrice di mille ricette sul blog “Fatto in casa da Benedetta“.

Benedetta Rossi è nota in rete per il suo tono alla buona: non è una cuoca stellata, non millanta di esserlo. È la casalinga della porta accanto, che per misurare le dosi degli ingredienti usa il bicchiere per l’acqua, per tagliare il prezzemolo usa il coltello da pasto e non la mezzaluna e per imburrare le teglie usa ancora dita e burro, e non gli spray anti-aderenza. Insomma, Benedetta usa ingredienti alla portata di tutti e tecniche da cucina della nonna. Il suo punto di forza sta proprio in questo: lo stile popolare, condito da una presenza ruspante e un’accento calcato da orgoliosa marghigiana.

Ma sono proprio queste le caratteristiche che le hanno attirato anche tanto odio social: “non tutti – spiega Benedetta – possono comprare prodotti bio o costosi”. Ci sono, insomma, questioni di tempo e di denaro: “non tutti possono fare la pasta sfoglia a mano“.

Per fare arrabbiare Benedetta, ce ne vuole“, dice la cuoca, parlando di sé in terza persona. “Io sono la prima a dirlo: sono una contadina, un’incapace totale, che prepara ricette sbagliate. Che vengono, però, prese in giro e bullizzate,, insieme alle persone che mi seguono”, dice Benedetta, rivolgendosi ad autori di articoli critici verso di lei. “Forse avere perso il contatto con la realtà”, spiega Benedetta, relativamente al fatto che solo in pochi possono avere tempo e denaro per dedicarsi all’acquisto di prodotti alimentari di pregio.

“Purtroppo – dice Benedetta – per tanti fare la spesa è un’operazione complicata“. E non possiamo che darle ragione, visto il caro-prezzi delle ultime settimane.

Tanti hanno supportato Benedetta in questa battaglia: in primis Antonella Clerici. A lungo conduttrice di “La prova del Cuoco”, la Clerici ha dato man forte a Benedetta: “Anche a me hanno detto che so di sugo. Ebbene, viva il sugo!”

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