Nessun cambio in FdI
Berlusconi ‘ricompensa’ Ronzulli dopo il KO sul ministero, la fedelissima capogruppo al Senato: alla Camera Cattaneo
Fatta fuori dalla corsa ai ministeri, Licia Ronzulli resterà comunque in posizioni ‘di comando’ in Forza Italia. La fedelissima di Silvio Berlusconi, che era stata nei giorni oggetto della discordia per la volontà ferrea dell’ex infermiera e del Cav. di piazzarla in un dicastero di peso, è stata ovviamente ricompensata con un ruolo di primissimo piano per controllare le truppe forziste.
Ronzulli, come comunicato da Berlusconi in una lettera ai parlamentati azzurri in vista dell’elezione nel pomeriggio dei capigruppo di Camera e Senato, l’ha indicata per il ruolo a Palazzo Madama. “Per dare ancora più forza ai nostri gruppi, valorizzando le capacità e le risorse che abbiamo, la mia indicazione come nuovi capigruppo è per l’onorevole Alessandro Cattaneo alla Camera e per la senatrice Licia Ronzulli al Senato”, le parole usate da Berlusconi. Per Ronzulli si tratta di una nomina di peso, visto che proprio al Senato la maggioranza di centrodestra è più “ballerina” e poter guidare il gruppo parlamentare la rende decisiva per la tenuta dell’esecutivo.
Un doppio colpo per la Ronzulli, che vede indicato dal presidente di Forza Italia anche un uomo a lei vicinissimo come l’ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo alla Camera. Proprio quest’ultimo, entrando a Montecitorio, davanti ai cronisti ha ringraziato Berlusconi “per la fiducia”. “Oltre al ministro ci sono diversi ruoli di responsabilità, quello del capogruppo è uno dei più importanti. Ringrazio Berlusconi per la fiducia”, sono state le sue parole.
Sempre nel centrodestra va segnalato come Fratelli d’Italia manterrà gli attuali capogruppo di Camera e Senato anche nella legislatura appena iniziata. A confermarlo è stato il responsabile dell’organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli, che in collegamento a Rtl 102.5 ha spiegato che il partito “manterrà gli stessi, gli uscenti”, ovvero Francesco Lollobrigida alla Camera e Luca Ciriani al Senato.
Annunci che arrivano all’indomani della quadra trovata, o quasi, sui nomi per i ministeri. Accordo raggiunto in gran parte dopo il vertice tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi nella sede romana di Fratelli d’Italia in via della Scrofa. Una squadra di governo che Meloni vorrebbe portare nella mani del capo dello Stato Sergio Mattarella per poter giurare poi al più tardi lunedì prossimo, il 24 ottobre.
Questo l’elenco dei ministri del futuro governo a guida Meloni, ovviamente da prendere con le molle e il beneficio del dubbio non essendo ancora ufficiale: Esteri e vicepremier Antonio Tajani (FI), presidente del Parlamento europeo dal 2017 al 2019 e coordinatore unico nazionale di Forza Italia; Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno nel governo Conte I; Economia a Giancarlo Giorgetti (Lega), ministro uscente dello Sviluppo economico; Sviluppo economico a Guido Crosetto (FdI), cofondatore del partito della Meloni; Transizione ecologica a Gilberto Pichetto Fratin (FI), viceministro uscente dello sviluppo economico; Difesa a Adolfo Urso (FdI), presidente del Copasir ed ex capo di Gabinetto del ministro dell’Interno Matteo Salvini; Interno a Matteo Piantedosi (tecnico in quota Lega), prefetto di Roma; Giustizia a Carlo Nordio (FdI), ex magistrato; Lavoro a Marina Elvira Calderone (tecnico in quota FdI), presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro; Salute a Francesco Rocca (tecnico in quota FdI), presidente nazionale della Croce Rossa Italiana; Istruzione a Giuseppe Valditara (tecnico in quota Lega), giurista; Università e Ricerca: Anna Maria Bernini (FI), ministro per le politiche europee nel governo Berlusconi IV; Cultura a Giordano Bruno Guerri (tecnico in quota FdI), presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani e fondatore di GardaMusei; Pubblica Amministrazione ad Alessandro Cattaneo (FI), sindaco di Pavia dal 2009 al 2014; Agricoltura a Gian Marco Centinaio (Lega), sottosegretario uscente di Stato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; Riforme a Elisabetta Casellati (FI), presidente del Senato uscente; Affari Regionali a Roberto Calderoli (Lega), vicepresidente uscente del Senato; Affari Europei aRaffaele Fitto (FdI), ministro per gli affari regionali dal 2008 al 2011 nel quarto governo Berlusconi; Disabilità a Simona Baldassarre (Lega), eurodeputata; Gioventù e sport a Chiara Colosimo (FdI), consigliere regionale del Lazio; Rapporti con il Parlamento a Maurizio Lupi (Noi), ministro delle Infrastrutture e dei trasporti dal 28 aprile 2013 al 20 marzo 2015 nei governi Letta e Renzi; Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovan Battista Fazzolari (FdI), responsabile del programma di Fratelli d’Italia.
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