Le autorità ucraine accusano i russi di aver colpito con armi vietate dalle convenzione di Ginevra a Mykolaiv – città a 65 chilometri a nord dal Mar Nero che sorge lungo l’estuario del fiume Bug Meridionale, a un centinaio di chilometri da Odessa e vicina a Kherson – e di aver bersagliato strutture civili incluso un ospedale pediatrico. Ci sarebbero diversi morti e feriti secondo quanto riportano le autorità locali. L’attacco, verificatosi a quanto riportano fonti di stampa ieri, dopo lo sconvolgente massacro di Bucha, sobborgo alle porte di Kiev, dove dopo la ritirata dei russi sono stati trovati cadaveri per strada e nelle fosse comuni – secondo gli ucraini circa 300 – alcuni anche legati come in una sorta di esecuzione.

“Le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv con le munizioni a grappolo vietate dalla convenzione di Ginevra. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. E ci sono stati morti e feriti, compresi bambini”, la denuncia dello Stato Maggiore ucraino nel bollettino quotidiano sulla guerra diramato stamane come riporta Ukrinform. Stamattina gli allarmi delle sirene anti-aereo erano tornate a suonare “in quasi tutte le regioni”, come riportato da Kyiv Independent. A Cherkasy, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Donetsk, Ivano-Frankivsk, Kharkiv, Khmelnytsky, Kirovohrad, Kiev, Leopoli, Mykolaiv, Odesa, Poltava, Rivne, Sumy, Ternopil, Vinnytsia, Volyn, Zakarpattya, Zaporizhzhia, Zhytomyr.

Su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Vitalii Kim ha riportato che undici civili sono morti nell’attacco di ieri, compreso un bambino. Secondo l’Ufficio del Procuratore generale dall’inizio dell’invasione sono stati 165 i bambini morti e 266 quelli feriti. “Queste cifre non sono definitive, poiché sono in corso i lavori per definirle nei luoghi delle ostilità attive nonché nei territori temporaneamente occupati e liberati. In particolare, nella città di Mariupol, in alcune aree delle regioni di Kiev, Chernihiv e Lugansk”, ha chiarito l’ufficio.

Il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevych, al programma Newsday della BBC, ha ribadito l’accusa ai russi di aver usato bombe a grappolo sulla città. Con l’obiettivo di colpire ma anche creare panico e preparare il campo per un’operazione militare sul terreno. Il primo cittadino ha invitato donne e bambini a lasciare la città per limitare le vittime civili. “Siamo sotto bombardamento ogni giorno. Ieri ci sono stati due bombardamenti”, spiega il primo cittadino. “Nel bombardamento di ieri ci hanno colpito con bombe a grappolo, con missili a grappolo che sono caduti nei quartieri, dove c’erano solo case con persone che vanno a dormire e al mattino vanno a lavorare”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.