Nel giorno del primo round di trattative che si svolge fuori dalla Bieloruissia, ad Antalya, le città ucraine continuano ad essere bombardate. Aumenta il numero delle vittime anche tra i bambini in un conflitto che conta già 1300 morti, e che per l’Ucraina “è genocidio”. In questo terribile scenario il ministro della Difesa russo ha ammesso l’utilizzo del lanciarazzi TOS-1A : uno strumento che viene armato con missili termobarici.

Ma cosa sono queste terribili armi e perché sono così devastanti? Ma soprattutto il loro utilizzo è legale? Si tratta di missili composti da gas infiammabile e particelle metalliche, quando esplode, il gas a contatto con l’ossigeno crea una sorta di bolla ad altissima temperatura e una forte deflagrazione che genera anche un’onda d’urto più lunga rispetto a quella delle armi convenzionali. Questo tipo di arma è in grado di annientare in un attimo corpi umani.

Sono particolarmente letali perché nemmeno un muro può contenere la loro forza e il gas sprigionato è in grado di entrare in ogni spazio e in qualsiasi ambiente. Viene usata per colpire bersagli asserragliati in un edificio, ma anche nascosti all’interno di bunker o grotte.
Secondo quanto spiegato dal Corriere della Sera, questi missili sono lanciati da cingolati , i T OS – 1°, che ne possono sparare a raffica come mostrato nel video postato su Twitter del ministero della Difesa Britannico.

I loro effetti devastanti si sono già visti in altre operazioni condotte dai russi come in Siria, Afghanistan e Cecenia. Non sono armi illegali ma il loro utilizzo è sottoposto a regole molto rigide. Non possono essere utilizzate contro obiettivi militari se questo mette a rischio la popolazione civile; causa “danni o distruzioni eccessive rispetto al vantaggio militare che ne deriva”; causa “sofferenze non necessarie”. Come queste armi possano evitare tutto questo è difficile da comprendere ma è certamente illegale, naturalmente, utilizzare questo tipo di armamenti contro la popolazione civile.

Già nei giorni scorsi si era parlato di un’altra terribile arma usata dai russi, le bombe a grappolo che stanno colpendo i civili. In questo caso, l’ordigno rilascia sopra l’obiettivo una pioggia di sub-munizioni che di solito devono esplodere con l’impatto. In alcuni casi sono rallentate da piccoli paracadute, in altri possono diventare come mine.

La loro dispersione le rende pericolose anche per i civili, in quanto possono non deflagrare e restare per molto tempo in aree estese. In teoria c’è un accordo internazionale che le proibisce: diversi Paesi — tra cui Russia, Usa, Cina, India, Iran, Pakistan, Arabia Saudita e Israele — non lo hanno però sottoscritto.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.