La Roma, si sa, è sempre la Roma. La fede giallorossa è stata capace di fare quello che virologi e politica tentano invano da mesi: convincere chi è contro la ‘dittatura sanitaria’ ad accettare il famigerato certificato verde. Il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, in prima linea nelle manifestazioni contro il Green Pass, ha dovuto così cedere alle lusinghe del potere per andare a vedere la partita della sua squadra del cuore.

Per entrare allo Stadio Olimpico dove si sarebbe giocata la partita di Conference League Roma Trabzonspor e sedersi in curva accanto ai suoi amici tifosi, Castellino ha dovuto presentare al varco un test del tampone negativo. Se poi questo è solo uno dei modi per ricevere il Green Pass, (gli altri sono l’avvenuta vaccinazione e alla certificazione di aver contratto ed essere guarito da Covid-19) pazienza, l’importante è poter andare a tifare la Roma. Anche perché, come ha fatto sapere lui a Repubblica Roma: “Ho fatto il tampone. Quello si può fare, secondo le nostre regole. Sono entrato con il foglio che certifica il risultato negativo”.

Gli steward addetti ai doppi controlli (biglietto della partita e Green Pass), avrebbero l’obbligo di verificare tramite l’app e non limitarsi ad acquisire certificazioni cartacee. Le parole del leader di Forza Nuova oggi si coprono di un velo di ipocrisia perché, neanche un mese fa, prendeva una posizione ben più rigida:Chiunque, militante o dirigente, per qualunque ragione si adeguasse a questa intollerabile e, nelle intenzioni del sistema, definitiva operazione di controllo sociale – si legge in un comunicato agli iscritti al partito firmato proprio da Castellino – subirà l’immediata e irrevocabile espulsione da Forza Nuova, anche se, a dire il vero, sottomettendosi in questo modo alle regole imposte dal sistema, si metterebbe, nei fatti, fuori da solo”.

Il comunicato era rigido sui test ma prevedeva anche delle eccezioni: “Non sarà interessato alla misura estrema chi, per ragioni familiari, personali o lavorative, facesse ricorso all’uso del tampone rapido. Fondamentale è non acquisirlo, non piegarsi, costi quel che costi”. Evidente che la partita della Roma faccia parte delle ragioni personali.

Protagonista dell’estrema destra romana Castellino ha cambiato cento volte sigla ma non ideologia, ed già destinatario di un provvedimento di sorveglianza speciale, emesso gennaio scorso, per i disordini in piazza del Popolo contro il Dpcm. Oggi parteciperà al blocco dei treni organizzato in diverse stazioni della Capitale (Tiburtina e Termini su tutte) e sabato scorso era in prima fila nel corteo arringando la folla seduto sul tettuccio di un auto parcheggiata contro il Pass definito da Forza Nuova ‘l’arma del regime per il controllo sociale fondato sul terrore’.

Gianni Emili

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