Aveva chiamato in causa la “macchina del fango”, “l’inchiesta ad orologeria”, ma alla fine Chiara Valcepina, il volto femminile della video-inchiesta di Fanpage sulla ‘lobby nera’ di Fratelli d’Italia a Milano, non ha incassato gravi danni.

L’avvocato 47enne risulta infatti tra gli eletti al Consiglio comunale di Milano avendo ottenuto 903 voti: meglio di lei tra le fila del partito di Giorgia Meloni hanno fatto solo il capolista Vittorio Feltri, direttore di ‘Libero’ con le sue 2.268 preferenze, e Riccardo Truppo (929 voti).

Dietro c’è lei, la “Valce”, mentre il partito conquista in totale 5 seggi. Quinto della lista è l’altro candidato di punta del gruppo dell’europarlamentare Carlo Fidanza, Francesco Rocca, con 606 voti.

Insomma, l’inchiesta di Fanpage non sembra aver spostato il voto dell’elettorato milanese: entrano infatti in Consiglio due dei protagonisti dei video pubblicati dal giornale online sui presunti finanziamenti illeciti a Fratelli d’Italia, il ‘black’ che avrebbe accettato Fidanza da un finto imprenditore. Fidanza, capodelegazione di FdI a Bruxelles, si è autosospeso dal partito.

IL CENTRODESTRA – Quanto al resto del centrodestra, è l’eurodeputata dalla Lega Silvia Sardone, con 3.585 voti, la regina dei consensi per il Carroccio a Milano e sarà dunque una dei 16 consiglieri di opposizione a Palazzo Marino.

Sono tre, invece, gli eletti per Forza Italia: Marco Bestetti (2.065), Gianluca Comazzi (2.051) e Alessandro De Chirico (1.193). Tornando alla Lega, superano quota mille preferenze anche Alessandro Verri e Samuele Piscina. Eletti anche la capolista Annarosa Racca (964) oltre a Pietro Marrapodi (980) e Deborah Giovanati (975), mentre l’altro eletto di FdI è Andrea Mascaretti (760) . Sarà consigliere anche Matteo Forte di ‘Milano Popolare’, che con 2.629 voti è il secondo per numero di consensi ottenuti in tutto il centrodestra.

Elezioni, quelle di Milano, che sono un segnale negativo in particolare per Lega e Forza Italia: il Carroccio supera di poco il 10 per cento, gli azzurri addirittura al sette. Pur uscendo sconfitti già al primo turno, un risultato inaspettato, per Fratelli d’Italia arriva comunque un risultato di rilievo: il partito della Meloni moltiplica i consensi passando dal 2,4% delle Comunali 2016 al 9,7%. odierno.

IL CENTROSINISTRA – Beppe Sala e il centrosinistra possono invece festeggiare. In particolare il PD torna a Palazzo Marino con una rappresentanza folta. Campione di consensi e preferenze è il Dem è Pierfrancesco Maran, capolista Pd e due volte assessore con Pisapia e Sala.

Il 33% ottenuto dal partito di Enrico Letta consente l’ingresso in Consiglio di ben 20 esponenti Dem: Pd che da solo ottiene 152mila voti, mille in meno di quelli presi da tutta la coalizione che sosteneva Luca Bernardo. Ottimi risultati anche per Anna Scavuzzo, vicesindaco uscente, che supera i 4500 voti, e per il presidente uscente del consiglio comunale Lamberto Bertolè, mentre si piazza quarta la 25enne Gaia Romani, coordinatrice delle donne democratiche del Pd milanese.

Ma nel campo del centrosinistra ha ottenuto risultati importanti anche la Lista Beppe Sala Sindaco, un 9% che la mette sopra Fratelli d’Italia e Forza Italia, consentendo l’elezioni di 5 consiglieri.

Tra gli altri nomi ‘noti’, va segnalata anche l’elezione nella lista dei Riformisti di Lisa Noja, deputata di Italia Viva, e di Giulia Pastorella, di Azione. Fuori da Palazzo Marino l’ex ampione di ciclismo Gianni Bugno, che ha ottenuto solo 138 voti, e anche il direttore d’orchestra Alberto Veronesi, figlio dell’oncologo Umberto.

MOVIMENTO 5 STELLE E PARAGONE – Anche a Milano i 5 Stelle confermano le difficoltà riscontrate nelle altre città al voto. La manager Layla Pavone, voluta personalmente da Giuseppe Conte, si è fermata al 2,7%: ben al di sotto del 10,4% raggiunto dai grillini cinque anni fa. Il Movimento con questo risultato è fuori da Palazzo Marino.

I 5 Stelle vengono addirittura superati da Italexit, il partito fondato dall’ex pentastellato Gianluigi Paragone: il giornalista e poi parlamentare, noto per le sue battaglie contro il green pass, ha ottenuto il 2,9 per cento ma resterà fuori dal Consiglio comunale.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.