Non solo Germania e Austria, ora anche in Italia il Natale è a rischio. I contagi continuano ad aumentare e gli albergatori vedono sfumare la prospettiva del tutto esaurito sotto l’albero e a Capodanno. Per Federalberghi Roma “il 20% delle camere prenotate sono già state disdette”, un trend “in peggioramento”. Le strutture ricettive della Capitale avevano già subìto un brutto colpo dopo il primo lockdown, diverse sono già con i conti in rosso e questa nuova prospettiva potrebbe dare il colpo di grazia.
L’unica speranza è una frenata nei contagi, ma con dicembre alle porte gli albergatori non possono far altro che provare a rimettere sul mercato le camere ‘disdette’ con offerte last minute con cancellazione gratuita fino al giorno prima dell’arrivo, cercando di invogliare qualche turista che si è ridotto all’ultimo minuto per organizzare qualche giorno fuori.
Nei maggiori siti per la prenotazione delle vacanze le doppie, triple e familiari si trovano a prezzi stracciati a Roma in confronto al periodo pre-Covid. “Per le strutture l’importante – dice Federalberghi – è riuscire a coprire i costi fissi riempiendo qualche camera” e tenendo le dita incrociate sulla recrudescenza dei contagi. “Nel caso la situazione dovesse migliorare le vacanze non saranno ‘last minute’ ma ‘last second'”.
Già a marzo hanno chiuso, tra bed and breakfast, hotel, affittacamere e case vacanza, tra le 350 e le 380 strutture. Se le festività non saranno clementi e non dovessero riempire le strutture, a queste se ne aggiungerebbero altre centinaia. Non solo: “A fine anno finisce la cassa integrazione”, una prospettiva che metterebbe alla porta centinaia di lavoratori del settore, diretti e indiretti.
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