Resa dei conti nel Movimento 5 Stelle. All’orizzonte la scissione della scissione dopo l’addio di Luigi Di Maio e di circa 60 parlamentari. L’ex premier Giuseppe Conte potrebbe ritrovarsi tra pochi giorni con ancora meno deputati e sanatori al seguito. Ore frenetiche nel “partito di Conte”, così come viene definito da molti. Assemblee interminabili, vere e proprie maratone andate avanti anche domenica, tutto in diretta via Zoom. C’è chi stava al mare, chi a casa. Chi favorevole a staccare la spina al governo Draghi e chi invece, almeno una ventina, si dice pronto a votare la fiducia mercoledì.

Grillini in trincea permanente per evitare una nuova, quasi inevitabile, spaccatura che andrebbe a rafforzare il nuovo progetto politico del ministro degli Esteri e di conseguenza l’ipotesi di un Draghi-bis senza quel che resta del Movimento 5 Stelle. E forse questa circostanza potrebbe spingere l’ex presidente della Bce a ritrattare su un “governo senza grillini”.

La riunione via zoom con il leader Conte, iniziata ieri sera, riprende alle 10,30 del mattino per poi interrompersi dopo l’ora di pranzo. Rinviata alle 18, poi slitta alle 20 e infine viene aggiornata a domani pomeriggio, segno di una tensione crescente.

Il clima nel partito resta infuocato tra offese e ironia. La senatrice Giulia Lupo accusa i tiratori scelti con parole, che riporta il Corriere della Sera, che si commentano da sole. “Rispetto le idee di tutti, ognuno fa le sue scelte. Ma se lo specchio non può sputarvi, allora forse potrebbe iniziare a farlo qualcuno di noi…“.

“Clima da caccia alle streghe – dice all’Adnkronos un parlamentare -, è impossibile esprimere un’opinione in dissenso senza essere tacciati di essere dei pupazzi di Di Maio”. I filo-governisti sono guidati dal capogruppo Davide Crippa e, come detto in precedenza, sarebbero almeno una ventina, anche se il numero è destinato a salire. Ai governisti usciti allo scoperto ieri (Invidia, Alemanno, Barbuto, Pignatone, Martinciglio, De Lorenzis, Sut, Tripodi), oggi si aggiungono Cancelleri, Cimino, D’Arrando, Lorenzoni, Dieni, Grillo, oltre ai ministri Fabiana Dadone e Federico D’Incà.

E mentre i grillini discutono, il grande ex Luigi Di Maio dà la sua interpretazione: “Conte vuole le elezioni per azzerare gli eletti del Movimento 5 Stelle“, dice il ministro degli Esteri, secondo il quale “l’ex premier sta cercando la sua vendetta personale” e “non si dà pace per non essere riuscito a rimanere a Palazzo Chigi”, mentre “si sta provocando una crisi che sta regalando il Paese all’estrema destra”.

Redazione

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