La realtà più incredibile della finzione: prima di diventare presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky era un attore laureato in Giurisprudenza che aveva realizzato una serie tv in cui un ordinario insegnante diventava per caso Presidente dell’Ucraina. Si chiamava Servitore del popolo, Servant of the people, Sluha Narodu, e fu un successo straordinario. Ancora più straordinario fu il seguito nella realtà di quel prodotto, intorno al quale a causa dell’invasione della Russia la curiosità di tutto il mondo è esponenzialmente cresciuta.

Della fiction Zelensky fu: ideatore, sceneggiatore, interprete e anche regista. Tre stagioni in tutto, 51 episodi. La serie tv raccontava della storia di Vassily Petrovich Goloborodko, un insegnante di storia di Kiev di 31 anni. Divorziato e arrabbiato con le istituzioni ucraine. A scuola, durante una lezione in classe, si lanciava in un monologo appassionato e violento contro la casta, la politica, le disuguaglianze, le ingiustizie che governano la vita del Paese. Un alunno lo riprendeva e lo metteva su Youtube. E diventava virale.

Goloborodko arrivava così a diventare presidente. Si ritrovava nella stanza dei bottoni, responsabile della vita del Paese, e sceglieva di seguire sempre la via dell’onestà. Non ricorreva a inganni o trucchi mediatici. Licenziava governatori corrotti e faceva arrestare in diretta tv il premier, imponeva a tutti i politici di rispettare la legge. Emblematica la scena in cui il Presidente imbracciava due mitragliatrici e apriva il fuoco sui banchi in quello che viene definito “il sogno di milioni di spettatori”. La fiction, venduta a Netflix, è stata una delle serie tv di maggior successo di sempre in Ucraina. Era stata prodotta dalla casa di produzione fondata dallo stesso Zelensky.

Le sue tre stagioni sono andate in onda dal novembre 2015 al 28 marzo 2019, ed era stata trasmessa anche su Youtube con sottotitoli in inglese. E quindi dopo la rivolta di Euromaidan, la feroce repressione in piazza, l’annessione della Crimea da parte della Russia e l’autoproclamazione delle sedicenti Repubbliche Popolari del Donbass, Luhansk e Donetsk, nel 2014. Quando Zelensky ha deciso di fondare il suo partito, il 31 marzo 2018, lo ha chiamato proprio “Servitore del popolo”. Alle elezioni del 2019 Zelensky è stato eletto, sconfiggendo il Presidente uscente Petro Poroshenko, con il 73% dei consensi.

Se oggi il volto di Zelensky è familiare per i suoi appelli alla comunità internazionale per fermare la guerra, presto potrà diventarlo anche per la sua serie tv. Al momento la fiction è difficile da trovare in streaming ma dopo l’invasione è scattata la corsa ad accaparrarsela. Il format, come anticipato, era stato acquistato dalla Fox mentre i diritti di Servitore del Popolo presi da Netflix. Tutti i Paesi si stanno attrezzando. Channel Four, tra i principali canali britannici, domenica scorsa ha dedicato uno “Speciale Zelensky” con gli aggiornamenti sulla guerra e i primi tre episodi. Arte.tv, catena digitale franco-tedesca famosa per approfondimenti e documentari, la sta trasmettendo in Francia (un milione e 100mila visualizzazioni, l’80% nell’ultima settimana). AntI in Grecia passa una puntata ogni sera. La società di Stoccolma Eccho Rights che gestisce i diritti del prodotto ha parlato di una ventina di negoziazioni in corso ma nessuna richiesta concreta dall’Italia.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.