Dopo l’appello del presidente regionale dell’Anci
Emergenza Afghanistan, candidati sindaci di Napoli in coro: “Massimo impegno per accogliere famiglie afghane”

Kabul è in mano alle forze armate talebane e migliaia di disperati sono pronti a lasciare l’Afghanistan. Davanti a questa tragedia non si sono fatte attendere le proposte dei candidati sindaci di Napoli. Alessandra Clemente è alla ricerca di una struttura comunale da utilizzare come centro di accoglienza per le donne afghane. Gaetano Manfredi sottolinea l’importanza di accogliere gli studenti in fuga da Kabul e far continuare loro gli studi a Napoli. Antonio Bassolino ha firmato l’appello del presidente dell’Anci regionale Carlo Marino che invita tutti i sindaci campani a unirsi per tendere una mano ai profughi, auspicando che nel G7 in programma la settimana prossima si possa concordare una strategia comune su questa tragedia. Catello Maresca, invece, annuncia che Napoli non si tirerà indietro ma invita l’Europa a fare la sua parte.
«Sin dal primo momento ho sottolineato la necessità di aprire corridoi umanitari per garantire l’accoglienza dei profughi che fuggono dall’orrore della guerra e della libertà negata – spiega Clemente – Da napoletane abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per aprire le porte della nostra città alle afgane che fuggono da questa realtà. Organizzeremo una manifestazione il 30 agosto sotto la Prefettura per sostenere coloro su cui maggiormente calerà il sipario nero dei talebani. Ma non basta. Ho fatto richiesta all’assessore alle Politiche Sociali, Donatella Chiodo, affinché venga individuata e messa a disposizione delle rifugiate una struttura predisposta a dar loro ospitalità».
Anche l’ex rettore dell’università Federico II sostiene l’idea dei vertici regionali dell’Anci e punta l’attenzione sui giovani afghani che stanno tentando di lasciare il loro Paese. «Trovo lodevole e significativa l’iniziativa istituzionale dell’Anci che ha sollecitato una mobilitazione per accogliere le famiglie afghane in fuga – fa sapere Manfredi – La rete dei Comuni sul fronte della protezione e dell’inclusione può essere molto utile in una fase così delicata che richiede la massima collaborazione in sinergia con le istituzioni nazionali e internazionali. Tra i soggetti che rischiano di vedere compromesso per sempre il loro futuro ci sono i giovani studenti afghani: a loro va tesa una mano concreta subito per farli venire a studiare a Napoli».
Mano tesa verso i profughi, in particolare verso le donne, anche da parte di Antonio Bassolino. «È stato importante che molti Comuni italiani e campani si siano dichiarati pronti a fare la propria parte di solidarietà e accoglienza verso i profughi – osserva Bassolino – È ora indispensabile che queste posizioni si traducano in un punto di vista comune dell’Europa e che si affermino con successo nell’annunciata riunione del G7 prevista per la prossima settimana». Catello Maresca, infine, sa che la città non farà passi indietro, ma è altrettanto consapevole del fatto che l’Europa svolgerà un ruolo determinante. «Bisogna tutelare le persone più fragili, istituendo corridoi umanitari verso l’Italia e anche i Comuni della Campania possono fare la loro parte – commenta Maresca –Napoli è per tradizione la città dell’accoglienza e non si tirerà indietro, ma è allo stesso tempo una realtà complessa che tutti i giorni fa i conti con già gravi problemi di sicurezza e di precarietà del lavoro. Bisogna affrontare la questione con l’aiuto dell’Europa».
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