Superficialità, inadeguatezza o solo sfortuna della giunta di Virginia Raggi. Secondo i suoi uomini, e donne, si è trattato solo di una mancata coincidenza tra settimane obbligate dall’Ebu e arene già prenotate emersa dopo un lavoro alacre e svolto al meglio. L’annuncio di oggi del presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello de Vito tra le fila di Forza Italia minaccia un’interrogazione immediata sull’esclusione di Roma dalla lista delle città finaliste candidate a ospitare l’Eurovision Song Contest che torna in Italia nel 2022 grazie alla vittoria dei romanissimi Maneskin. La Capitale si è candidata per ospitare la kermesse ma, per mancanza di spazi adeguati, non è stata selezionata.

La struttura perfetta sarebbe stata quella del PalaEur, ma sia per la questione del tetto a volta sia perché nei giorni dell’Eurovision è prenotata per un grande appuntamento con Notre Dame de Paris che non si sarebbe potuto ricollocare il Campidoglio ha abbandonato l’idea. Così Roma Capitale ha proposto le strutture della Nuova Fiera di Roma in cui, però si scopre che per pochi metri l’altezza del soffitto non era conforme allo standard richiesto.

Veronica Tasciotti fresca di nomina ad assessore allo Sport e ai Grandi Eventi di Roma Capitale cerca di giustificare le erronee strutture proposte parafrasando sulla sua pagina Facebook la risposta negativa dell’organizzazione alla candidatura: “Gli organizzatori ci hanno scritto, complimentandosi per la bontà della nostra proposta e per l’impegno profuso nel cercare una soluzione alternativa, che purtroppo, in termini di impianti, non c’era. Ciò detto, era nostro dovere proporre la Capitale per l’edizione 2022 dello show, e abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per concretizzare quest’omaggio ai Maneskin, e alla nostra città. Li ospiteremo al Circo Massimo il prossimo luglio 2022, per far sentire loro il calore e l’abbraccio di Roma”.

Il caso diventa così politico e Roberto Gualtieri, candidato sindaco per il centrosinistra, si scaglia contro la gestione del dossier: “Un’altra prova di superficialità e inefficienza dell’amministrazione Raggi. Nonostante i Maneskin, esponenti della scuola musicale romana, con la loro vittoria dell’edizione 2021, abbiano conquistato per l’Italia il diritto di ospitare l’edizione 2022. Ma Raggi e i suoi tecnici hanno presentato un solo sito agli organizzatori dell’Ebu (Unione Europea di Radiodiffusione): un padiglione della Nuova Fiera di Roma che non risponde ai requisiti richiesti, fra cui l’altezza minima. Un sito quindi bocciato già in partenza. (…) Roma è stata scartata come Sanremo, Acireale, Alessandria, Genova, Palazzolo Acreide. Con la sindaca Raggi nessuno spazio né agevolazioni per i giovani artisti e talenti romani, nessuna possibilità per i romani di ospitare e vivere un grande evento internazionale. Questa città e i suoi talenti meritano di più!”.

Anche Marcello de Vito, candidato alle scorse comunali con il M5S e presidente dell’Assemblea Capitolina, col suo nuovo ruolo di esponente di punta di Forza Italia scrive: “Abbiamo presentato con Forza Italia Roma Capitale una interrogazione urgente, affinché la sindaca riferisca subito per iscritto. È assurdo e inaccettabile che la sindaca Raggi e la Giunta abbiano perso l’Eurovision Song Contest perché non sono riusciti a trovare una location adatta a Roma. Non è neppure pensabile che ora l’evento sia ospitato da altra città italiana (in lizza Milano, Torino, Bologna, Pesaro e Rimini), dopo che il nostro paese aveva conseguito il diritto ad ospitarlo proprio grazie ai Måneskin, gruppo romano! (…) Questa è mancanza di volontà, mancanza di determinazione, mancanza di impegno, altro che grandi eventi! L’ennesimo smacco provocato alla nostra città da una giunta letteralmente inadeguata. Albergatori ed operatori economici ringraziano. Speriamo che questo 3 ottobre giunga presto, prima che facciano altri danni”.

“L’ultimo fallimento della Giunta Raggi – dice in una nota il consigliere capitolino in forza alla Lega-Salvini Premier, Davide Bordoni quel grumo di immobilismo, incapacità politica e burocrazia che ha reso Roma la Capitale europea meno attrattiva, facendo scappare tante aziende dalla nostra città. L’alternativa c’è. Con MichettiSindaco daremo ai romani una guida politica per attrarre i grandi eventi internazionali e creare nuove opportunità di sviluppo economiche e culturali”.

Riccardo Annibali

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