E’ Francois Bayrou, 73enne leader del partito centrista MoDem, il nuovo primo ministro francese. Questa la scelta del presidente francese Emmanuel Macron annunciata dall’Eliseo con un comunicato. Bayrou subentra a Michel Barnier, sfiduciato più di una settimana fa dal Rassemblement National e dalla sinistra del Nuovo Fronte Popolare con un voto di sfiducia all’Assemblea nazionale.

In mattinata il quotidiano transalpino Le Monde aveva invece riferito di un dietrofront di Macron su Bayrou che avrebbe per informarlo che non sarebbe stato nominato primo ministro. Bayrou è stato successivamente ricevuto prima delle nove all’Eliseo per quasi due ore. Lo scambio è stato teso, riferisce il quotidiano. Poi la fumata bianca nonostante – riporta Le Monde – l’iniziale idea di Macron che gli avrebbe offerto di essere il numero due del governo, con Roland Lescure primo ministro.

Adesso Bayrou, primo alleato del Capo dello Stato e figura politica centrista, avrà il difficile compito di formare un Governo capace di sopravvivere a una Assemblea nazionale senza maggioranza e di far approvare il bilancio per il 2025. Il passaggio di poteri è atteso in giornata nel cortile di Matignon, tra il premier dimissionario, Michel Barnier, e il suo successore.

Bayrou, nato a Bordères, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici, da famiglia di agricoltori, è laureato in lettere classiche ed è stato insegnante di liceo. Cattolico praticante, è stato presidente del Centro dei democratici sociali, la democrazia cristiana francese, ed è deputato dell’Assemblea nazionale dal 1986.

Bardella: “Nessuna sfiducia a priori”

Jordan Bardella, presidente di Rassemblement National (Rn), partito di estrema destra di Marine Le Pen, fa sapere che “non ci sarà alcuna sfiducia a priori”, invitandoil nuovo primo ministro a “prendere in considerazione la nuova situazione politica” e a “comprendere che non ha né legittimità democratica né maggioranza nell’Assemblea nazionale, il che presuppone un dialogo con tutte le forze rappresentate in Parlamento”.

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