“Terra nostra – Napoli, la cura e la politica”, un titolo molto bello ed evocativo. Giovedì scorso 26 agosto al teatro Sannazaro si è presentata l’ultima opera di Antonio Bassolino, candidato a Sindaco di Napoli. Un racconto intimo e di prospettiva. In una certa maniera un atto d’amore verso la nostra città, che ha bisogno di Cura e Politica.

Queste ultime mancano da anni, girando per la città si vede tutto “scassato”: strade non manutenute e a tratti rappezzate, palazzi fatiscenti col pericolo di crolli, zone in cui lo Stato è assente e lo dico nella maniera a mio avviso più giusta: manca la comunità.

Perché manca la comunità? Di sicuro l’assenza delle forze dell’ordine e delle istituzioni ha grandissime colpe ma manca anche il senso civico delle nostre comunità di quartiere e di borghi. Dovremmo assieme prenderci cura della strada sotto casa, della parte antistante la nostra attività commerciale o ufficio. Amare di più il decoro e l’arredo dei nostri vicoli, dei nostri giardini, dei nostri parchi. Fare in modo che una signora anziana con il proprio carrello per la spesa, la mamma e il papà con il passeggino e a maggior ragione il disabile con la propria sedia a rotelle possa passeggiare senza che si faccia male cadendo oppure impedito nel passare per alcuni tratti di marciapiede e di carreggiata in quanto in maniera impropria si è occupato il suolo pubblico nel silenzio complice della attuale amministrazione.

Per non parlare del trasporti pubblico locale: ore di attesa alle fermate dei bus e inoltre prendere una funicolare o la metropolitana è quasi un terno a lotto perché improvvisamente chiude parzialmente (alcune fermate) o totalmente per mancanza di personale oppure per dei guasti.

Mi occupo da una vita di disabilità psichica e mai come in questo periodo di pandemia il disagio che va dalla depressione a forme più gravi stanno aumentando. Una pandemia nella pandemia che viene trascurata e non presa in considerazione. Famiglie lasciate sole a loro stesse e persone in difficoltà che nel migliore dei casi sono aiutate da amici e parenti ma che normalmente vivono per strade e affollano le mense per i poveri, quest’ultime meno male che ci sono.

Ci sono tante persone che vogliono dare una mano, e mi permetto di dire che forse sono la maggioranza, ma non riescono ad avere la guida della Politica e delle istituzioni. Nel suo libro Antonio Bassolino cerca di far capire che questo è il nuovo passo che nel 2021 dobbiamo avere e solo la democrazia del voto e quindi la partecipazione dei cittadini alle urne può dare un nuovo imprinting alla nostra Napoli. Mi auguro che i cittadini si rendano conto che nel loro diritto e dovere di esercizio al voto potranno dare una spinta alla politica in senso di fraternità e solidarietà. Quindi di avere cura della nostra comunità napoletana.