Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci “sono stati strappati da questo mondo da artigli di una violenza feroce, che porterà altro dolore, perché dal male viene solo altro male”. Il vicario di Papa Franscesco, Angelo De Donatis ha parlato così nella sua omelia durante i funerali di Stato svolti questa mattina per onorare la memoria dell’ambasciatore italiano in Congo e del carabiniere della scorta, morti in un agguato mentre si spostavano per conto di una missione Onu del World Food Programme.

I loro feretri, avvolti nel tricolore, sono stati trasportati nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma dai carabinieri del XIII reggimento, quello di Iacovacci. Presenti il premier Mario Draghi, i ministri Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Giancarlo Giorgetti e i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, oltre alle famiglie degli scomparsi.

In prima fila, oltre ai rappresentanti delle massime istituzioni italiane, tra i familiari delle vittime c’era anche la moglie dell’ambasciatore. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva fatto sapere che non avrebbe partecipato per un lieve malessere.

“C’è angoscia per i troppi uomini invaghiti dal denaro, che tramano la morte del fratello”, ha proseguito il cardinale De Donatis ha anche portato il cordoglio di Papa Francesco.

Subito dopo la funzione, i due feretri torneranno nei loro comuni di origine: Attanasio a Limbiate, in Lombardia, e Iacovacci a Sonnino, nel Lazio. Per l’ambasciatore, domani sarà allestita nel Comune la camera ardente, e sabato ci sarà l’addio con una cerimonia al centro sportivo. Sempre domani si celebreranno le esequie del carabiniere, alle 14,30 nell’Abbazia di Fossanova, dove lunedì scorso padre Andrea David gli aveva dedicato un momento di preghiera.

Intanto secondo quanto emerge dai primi risultati delle autopsie eseguite al Policlinico Gemelli, l’ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco, presumibilmente tra i sequestratori e i rangers del parco del Virunga: non si sarebbe trattato quindi di un’esecuzione.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.