Per 10 mesi è stata l’interruzione stradale di Napoli che ha provocato probabilmente il maggior numero di improperi da parte dei napoletani, ma oggi partono finalmente i lavori che porteranno entro 4 mesi alla riapertura della Galleria Vittoria. Luogo strategico di collegamento, per quasi un anno ha bloccato quel tratto di strada già abitualmente paralizzato. Ma i lavori cominciano e l’annuncio lo fa Alessandra Clemente, assessore ai Lavori pubblici e candidata sindaco di Napoli.

I lavori di riqualificazione della Galleria Vittoria.

Si tratta di lavori di manutenzione straordinaria come ha reso noto l’Anas che è stata individuata dal Comune “per l’esecuzione dell’intervento (accordo regolamentato attraverso una specifica Convenzione) quale principale Stazione Appaltante d’Italia, in ragione della competenza e della professionalità in materia di lavori stradali, in particolare relativi a manutenzioni straordinarie all’interno dei tunnel”.

L’intervento “comporta un investimento complessivo di 2 milioni di euro, erogati da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), in ragione di una rimodulazione di precedenti impegni con il Comune di Napoli e dureranno 120 giorni. Sulla base delle risultanze delle ispezioni e degli approfondimenti condotti all’interno della galleria (lunga oltre 600 metri), l’Amministrazione Comunale ha redatto il progetto esecutivo, che prevede un insieme sistematico di interventi”.

Nel dettaglio, “i lavori consisteranno nella completa demolizione dei piedritti in marmo per entrambi i lati della galleria e del primo livello di pannelli del rivestimento architettonico della volta, per l’intera lunghezza. I piedritti in marmo verranno sostituiti con pannelli in lamierino d’acciaio per un’altezza di 6 metri dal piano viabile; per l’intervento si rende indispensabile la completa sostituzione dei cavi elettrici dell’impianto di pubblica illuminazione, oltre alla rimozione e al riposizionamento degli elementi impiantistici interferenti con le demolizione. Al fine di aumentare il grado di sicurezza, inoltre, il fissaggio dei pannelli del rivestimento architettonico verrà integrato con il montaggio di una rete di protezione ancorata con un sistema di cavi in acciaio”.

“Si procederà, inoltre, al rifacimento del sistema di raccolta acque di percolazione, mediante un sistema di canalizzazione ispezionabile e facilmente manutenibile. Le attivita’ lavorative si svolgeranno su turni, per complessive 20 ore al giorno, nell’ottica di contenere al massimo i tempi d’esecuzione dell’intervento, fissati in 120 giorni – conclude la nota – Per tutelare la sicurezza delle maestranze in un ambiente lavorativo confinato quale quello di una galleria, il ripristino della circolazione si renderà possibile con l’ultimazione dell’intero intervento”. Dunque i napoletani dimenticassero completamente il passaggio anche solo a una corsia nella galleria per almeno altri 4 mesi.

L’annuncio di Alessandra Clemente e la polemica social

A inaugurare i lavori questa mattina c’era l’assessore Clemente con tanto di elmetto da cantiere che ha definito “il cantiere della città”. “Abbiamo compiuto delle indagini che mai prima erano state fatte per mettere in sicurezza questa galleria – ha detto Clemente – Ora grazie ai turni di lavoro anche di notte che non si interromperanno nel mese di agosto. Finalmente il cantiere parte commissionato dal Comune di Napoli e grazie a un affidamento all’Anas numero uno in Italia per gli assi viari e le infrastrutture”.

Poi alla domanda del giornalista che gli chiede “fino a ottobre vigilerete sull’andamento del cantiere?”, risponde: “Oggi è finalmente visibile ai napoletani e alle napoletane, che ringrazio anche per i disagi e la pazienza che hanno dimostrato, i lavori di questi mesi, importante costante, non ci siamo mai fermati”. Certo è che i lavori partono a due mesi dalle elezioni, dopo 10 mesi di stop e che finiranno dopo che Napoli avrà un nuovo sindaco.

Dopo l’annuncio sulla pagina Facebook di Clemente è partita la pioggia di polemiche tra cittadini felici per la riapertura (non imminente) e delusi dalle lungaggini di tutta l’operazione. “Vergogna 10 mesi di indagini, per scoprire l’acqua calda – scrive un’utente – Pessimo biglietto da visita per questa amministrazione. Avete affossato ancora di più questa città. Sfruttate pure questi lavori e riempitevi la bocca con i 2 milioni come propaganda elettorale, tanto non ci vedremo più”. “Alessandra davvero il principio della rana bollita! – critica un altro – A Londra una strada di 3 km L hanno fatta in una settimana! Con annesso sottopasso! E dire che tecnologicamente siamo avanzati! Ma ci volete far abituare al peggio”.

“Qui si fa passare quello che dovrebbe essere ‘ordinario’ per come qualcosa di straordinario – continua un altro – E no, non regge la scusa dei soldi che non ci sono, la burocrazia e tutte le altre banalità ed ovvietà dette fino ad oggi. Non si sta facendo il ponte tra Napoli ed Ischia, ma la manutenzione dell’arteria stradale più importante di un capoluogo di regione”. E ancora: “Tranquilli dureranno 20 giorni i lavori. A settembre si fermeranno perché i 2 milioni si dissolveranno nel nulla”, chiosa un altro.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.