Offesa, sfregiata, “scassata”. Dieci anni di demagogia arancione hanno ridotto Napoli in condizioni pietose. Basta una passeggiata per rendersene conto: la galleria Vittoria off-limits da mesi, le periferie sempre più lontane dal centro, i servizi ai cittadini e alle imprese pressoché azzerati. L’elenco potrebbe continuare, ma è ora che la legittima protesta sia seguita da una proposta politica e amministrativa seria. Concretamente, ciò vuol dire innanzitutto individuare un candidato sindaco competente, che conosca la macchina amministrativa, che gestisca con saggezza i rapporti con gli altri livelli istituzionali e che metta passione nell’amministrazione della città. Gli iscritti di Azione l’hanno individuato in Antonio Bassolino, unica figura, nel contesto napoletano, capace di riportare la politica e l’amministrazione nel sacrosanto perimetro della serietà.

L’ex sindaco di Napoli, presidente della Regione e ministro del Lavoro ha dimostrato, soprattutto durante il primo mandato a Palazzo San Giacomo, di essere in grado di riportare la città ai fasti di un tempo. E, da quando ha manifestato la volontà di ricandidarsi a primo cittadino, non ha ceduto alle lusinghe e alle provocazioni di chi avrebbe voluto smontare il suo progetto politico e amministrativo. Ben diversi sono stati gli atteggiamenti di Gaetano Manfredi, appoggiato da un Pd schiacciato da forze che, dopo un decennio di qualunquismo fatto di slogan, porterebbe al governo cittadino il populismo grillino fatto di incompetenza e inesperienza: una miscela esplosiva. E Catello Maresca? Ha alimentato e continua ad alimentare un rapporto ambiguo con i partiti di centrodestra. Non è di questo che Napoli ha bisogno, ma di una politica caratterizzata da serietà e competenza che cancellino gli anni di demagogia e populismo che hanno portato la città allo stato di profondo degrado in cui versa oggi. Il tutto senza pretese di aiuti salvifici dall’alto, che dovrebbero essere assicurati a prescindere da chi vincerà le elezioni, e senza rapporti ambigui con i partiti.

In questa prospettiva la nostra comunità, quella di Azione Napoli, ha elaborato un programma che sarà presentato a breve e che si ispira allo stesso principio di serietà di cui sopra: un panel di consulenti, professionisti e imprenditori ha analizzato tutti i problemi che affiggono Napoli, a cominciare dalla tenuta del bilancio comunale, e per ciascuno di essi ha strutturato una soluzione credibile. Perché amministrare un Comune equivale a gestire una grande società di servizi e a governare fenomeni complessi che non possono essere “liquidati” invocando “aiutini” o abbandonandosi a esternazioni demagogiche. Un approccio serio, dunque: è ciò che può salvare Napoli, ma anche la politica.