Giorgia Meloni mette ordine e a tacere le voci sul centrodestra. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno una sola voce: elezioni. La leader di Fratelli d’Italia, la politica più potente d’Italia, i cui indici di gradimento (al 35%) sono costantemente in crescita negli ultimi mesi, secondo un sondaggio Ipsos per Il Corriere dalla Sera di Sabato 23 gennaio, in un’intervista a Radio Anch’io ha chiarito la posizione del centrodestra. Un blocco unito, non un insieme di idee diverse sulla crisi di governo.

“Ogni giorno leggo che il centrodestra sarebbe spaccato, diviso, una coalizione eterogenea. Che sarebbe stato devastato da tentativi di acquisizione di senatori fintamente responsabili, in realtà voltagabbana. Non è andata così – ha dichiarato – È andata che Conte si è dovuto dimettere perché non è riuscito a convincere questi esponenti del centrodestra a sostenerlo. Mi pare che la compattezza del centrodestra sia stata nei fatti, l’opzione su cui tutti siamo tutti d’accordo è quella elettorale. Proprio perché praticabile sarebbe quella più giusta. Non ho motivo di credere che le cose cambieranno”.

Le voci avevano sollevato negli ultimi giorni Forza Italia pronta a un governo di unità nazionale, anche sul cosiddetto modello Ursula, e perfino una Lega su posizioni più morbide, con l’ex ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio che non aveva chiuso del tutto a una maggioranza con Italia Viva di Renzi, perfino. Sempre ferma invece la posizione di Meloni e di Fratelli d’Italia: il voto. “Io la paura di rimanere sola non l’ho avuta mai. Sono una persona che prende le sue posizioni per convinzione, anche se non fossero condivise non mi preoccuperebbe. Mi preoccupa per gli italiani, mi preoccuperebbe lo scenario di un altro governo raffazzonato, tenuto insieme con la colla, perché l’Italia ne risentirebbe tantissimo”.

Stamane l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte Suprema di Cassazione. Le consultazioni riprenderanno nel pomeriggio. Oggi ultimo giorno di colloqui con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A chiudere proprio il centrodestra, che salira compatto alle 16:00, al Quirinale. Alle 17:00 il Movimento 5 Stelle.

Antonio Lamorte

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