Persone in strada che riprendevano in video il corpo agonizzante del piccolo Samuele negli istanti immediatamente successivi al volo dal terzo piano dell’abitazione in cui viveva con i genitori in via Foria a Napoli. In attesa dell’arrivo dei soccorsi per la disperata, quanto inutile, corsa all’ospedale dei Pellegrini, alcuni curiosi venerdì 17 settembre hanno ben pensato di immortalare quei drammatici istanti in un filmato. Un circostanza emersa nel corso delle indagini sulla morte del bimbo di 4 anni. Sono in corso verifiche da parte della Squadra Mobile di Napoli, guidata dal dirigente Alfredo Fabbrocini, per capire se quelle raccapriccianti immagini sono finite sui social.

Intanto nelle scorse ore Carmela, madre del piccolo Samuele, ha lanciato un appello agli organi di informazione: “Per piacere non pubblicate più fotografie di mio figlio, né video” ha supplicato la donna, incinta all’ottavo mese, le cui condizioni di salute sono in questi giorni costantemente monitorate dai medici che potrebbero anche farla partorire a breve per evitare ulteriori complicazione. Carmela, così come il marito Giuseppe, hanno chiesto “pietà” per il loro figlioletto tragicamente scomparso.

Continuare a vedere le foto sui social, in televisione, sui giornali e in numerosi siti di informazione rappresenta un dolore troppo grande per la giovane coppia. Al momento è indagato per omicidio Mariano Cannio, 38 anni, che da diversi anni lavorava come domestico per la famiglia del piccolo Samuele. L’uomo ha riferito agli investigatori che teneva in braccio il bimbo e non aveva intenzione di lanciarlo nel vuoto. Sarebbe stato un incidente: questa la sua versione. Al momento Cannio è detenuto in isolamento presso il carcere di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida del fermo in programma nella giornata di lunedì 20 settembre.

L’uomo, accusato di omicidio dalla procura di Napoli, soffre – come egli stesso ha ammesso – di problemi psichici. Era considerato una persona fidata da parte dei genitori del piccolo Samuele. Con loro, così come con altri parenti del piccolo, lavorava da anni. Ad oggi la dinamica della tragedia è ancora al vaglio degli investigatori che al momento – stando a quanto riferisce all’Ansa Carmen Moscarella, legale d’ufficio del 38enne – non considerano oggetto di contestazione il video in cui il piccolo Samuele, nei mesi scorsi, diceva al domestico “ti butto giù”, accompagnando la frase con un insulto in dialetto napoletano.

Intanto prosegue il pellegrinaggio sul luogo della tragedia dove sono stati lasciati fiori, lumini, magliette del Napoli e peluche per ricordare il bimbo di 4 anni. Sul posto i familiari hanno lasciato un cartello che chiede a “curiosi e giornalisti di non fare sciacallaggio”.

Il piccolo Samuele lanciato nel vuoto, il domestico: “Ho avuto un capogiro, poi sono andato a mangiare una pizza”

AGGIORNAMENTO 20 SETTEMBRE –  Il gip Valentina Gallo del Tribunale di Napoli ha convalidato il fermo emesso nei confronti di Mariano Cannio. Difeso dall’avvocato Mariassunta Zotti (dopo l’abbandono dell’incarico di Moscarella), il 38enne è stato ascoltato questa mattina dal gip nel corso di un’udienza durata circa un’ora e mezza, alla presenza dei pm Aprea e Marra.

 

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.