Da garante guida il funerale del Movimento 5 Stelle. In un video di poco meno di nove minuti, annunciato ieri con tanto di foto in compagnia del cofondatore Gianroberto Casaleggio, Beppe Grillo passa e ripassa sulle ceneri di un partito che definisce “morto e stramorto“, asfaltando a ripetizione il mago di Oz, ovvero il presidente Giuseppe Conte. “Il Movimento è sceso dal 25% a meno della metà e mi si accusa di essere il padre padrone, Oz mi ha accusato di essere il sopraelevato”.

Nel filmato diffuso poco dopo le 11 di martedì 3 dicembre e dal titolo “sono ottimista“, Grillo è alla guida di un carro funebre, poi dal finestrino commenta: “Vi parlo come custode e garante dei valori del M5S. Valori scomparsi negli ultimi tre anni. I valori sono stati traditi dal Mago di Oz che non si fa mai trovare”. Sul simbolo del partito pentastellato “rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Fatevi un altro simbolo, andate avanti e fate le vostre cose. Il Movimento è stramorto, ma è compostabile. L’humus che c’è dentro non è morto”.

Grillo: “Movimento trasformato in partitino progressista”

“Il futuro che ci aspetta io lo so già, non è una questione di essere Garante o no, non lo sono stato in questi tre anni” osserva Grillo dove ricorda alcune delle 50 proposte fatte e mai attuate. Dal vincolo del doppio mandato, con il primo nelle amministrazioni locali, al soglia di sbarramento al 5%, ma questa “è stata la carta vincente per disintegrare il movimento nella sua identità”, trasformandolo “in un partitino progressista” con “giochini” sulle alleanze “che neanche la democrazia Cristiana. Io ti appoggio il candidato Pd alle regionali in Liguria ed Emilia e tu mi appoggi il ‘C’aggia fa’?’ con l’autobus e la scorta in Campania. Questi giochetti qua non condivisi da voi che votate hanno trasformato questo partitino in niente”. Poi aggiunge: “Su di me sono state dette delle cose… Ho solo chiesto da Garante, da gran custode di tutto, di avere un controllo sulle cose: non ho ancora ricevuto risposta. Questo modo di comportarsi, che conoscete benissimo, è stata la carta vincente per disintegrare il movimento nella sua identità”.

Secondo il garante Conte “ha una psicosi leggera da analizzare sotto il profilo neurologico perché sono sindromi, lui soffre di questa sindrome ripetitiva e compulsiva di proiezione a specchio: butta sugli altri quello che vorrebbe essere lui o quello che è già lui”.

Grillo: “Ho idea che vi svelerò”

Grillo parla di un suo progetto non meglio definito: “Noi siamo quelli che aspettavamo di essere. Ci siamo. Ho un’idea che vi svelerò dopo. Ma non finisce qui. Andate a votare, sennò andate per funghi. Io non mi offendo, non vi conosco neanche più. Ma cercate di pensare che questo Movimento avrà un altro decorso e meraviglioso, che ci siate voi o no”. Sulla recente votazione (che verrà ripetuta il 5 dicembre), il fondatore attacca: “Hanno fatto 20 domande per coprirne tre: mandare via me, i 3 o 4 mandati e la situazione del presidente. Hanno votato meno della metà degli iscritti. Vi pongo se non altro un dubbio: lo so che ho già perso ma sono ottimista perché il Movimento aveva una identità straordinaria”.

L’identità del Movimento

Ricorda l’involuzione della sua ‘creatura’, quei “valori che sono stati traditi in questi due anni, siete diventati un partito di gente che non riconosco più, che segue un Oz e quando venivo a Roma nel mio ufficio non veniva nessuno, avevo capito che avevo già perso”. Ma per quei valori “Casaleggio ci ha messo l’intelligenza, io il coraggio, milioni di persone il cuore. Queste tre cose hanno fatto sì che il Movimento avesse una identità”.

Nuovo simbolo come Todde

Infine invita Conte e i suoi a cambiare simbolo: “Non c’è più niente, però vedere questo simbolo che ha rappresentato sudore, cuore e coraggio per milioni di persone, vederlo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Ha ragione l’eletta in Sardegna (Alessandra Todde, ndr), che ha detto: ‘Me ne frego di Grillo, faccio un altro simbolo, andiamo avanti’. Bene, coraggio: fatevi un altro simbolo, andate avanti”.

Redazione

Autore