Il direttore del quotidiano Repubblica Maurizio Molinari ha istituito un premio per il miglior giornalista della testata della settimana. Un riconoscimento costituito da una R stilizzata con il nome del vincitore e una “borsa” da 600 euro lordi che andrà ad aggiungersi alla busta paga.

Molinari è subentrato a Carlo Verdelli il mese scorso alla direzione del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari nel 1976. Precisamente il cambio di direzione era stato annunciato il 23 aprile, contemporaneamente alla maratona social per difendere Verdelli dalle minacce di morte ricevute. Una notizia arrivata con un tempismo quantomeno azzardato, che aveva scatenato lo sciopero dei giornalisti della testata per il venerdì 24 aprile. Molinari si è quindi insediato ufficialmente il 25 aprile.

Precedentemente direttore de La Stampa, anche lì aveva portato avanti l’idea di un premio settimanale, in quel caso di 100 euro, per i cronisti. L’idea, tuttavia, era stata di Mario Calabresi che la introdusse sotto la sua direzione del quotidiano torinese tra il 2009 e il 2015. L’aveva dedicata a Igor Man, celebre inviato della testata, e ammontava a 1.000 euro a settimana. Successivamente il premio venne tagliato e Molinari, succeduto alla direzione a Calabresi, lo dedicò a Carlo Casalegno, giornalista de La Stampa ucciso dalle Brigate Rosse nel 1977. Anche Calabresi è stato direttore di Repubblica, dal 2016 al 2019, prima di Verdelli.

Il premio istituito verrà assegnato dal direttore dunque ogni lunedì mattina “scegliendo tra le proposte che ogni responsabile di settore, in carta e digitale, può presentarmi entro il giovedì precedente. Ogni giornalista, collaboratore e dipendente di Repubblica può essere candidato e vincere il premio del direttore per chi ha svolto il proprio lavoro distinguendosi per qualità e professionalità”. 

Redazione

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