Dopo gli anni del disagio, quelli dell’incoscienza, dopo i rave e le battle rap, arrivano gli anni della resistenza ma anche gli anni di Sanremo, del Festival, la fine della nicchia alt, il momento di mettere la testa a posta. Sistemiamoci insomma: qualsiasi cosa riguarda i Coma_Cose sembra rimandare a una coppia. A Napoli, nel bel mezzo del concerto alla Casa della Musica – Teatro Palapartenope, il colpo di scena: un ragazzo ha chiesto alla sua fidanzata di sposarlo. Un’emozione in più in un live energico, dai pochi passaggi a vuoto, qualche imprecisione ma in compenso quasi due ore godibili di canzoni della coppia più bella del mondo della musica italiana.

Proprio dopo L’addio il siparietto sul palco. Quella canzone, che la coppia aveva portato a Sanremo, vincendo tra l’altro il premio Bardotti per il miglior testo, era in qualche modo un ricongiungimento. A neanche sei anni dalle loro prime canzoni, dai loro primi videoclip, Fausto “Lama” Zanardelli da Salò e Francesca “California” Mesiano da Pordenone hanno scalato gradimento e audience della musica italiana. Dai calembour e dalle atmosfere quasi rave degli inizi sono passati a qualcosa di più simile a canzoni da cantare in un falò elettrificato sulla spiaggia. L’addio era un pezzo privo di quell’ironia degli esordi, le note sulle quali la coppia ha annunciato il matrimonio dopo una durissima crisi.

Vincenzo gli ha scritto, i Coma_Cose gli hanno risposto. Ok, si può fare. Vincenzo è salito sul palco e ha detto a Nunzia che lei è la persona con la quale sta abbattendo tutte le sue barriere. Le ha chiesto di sposarlo. Lei se lo è baciato. Qualcuno tra il pubblico un po’ l’ha invidiata, qualcun altro è rimasto di stucco, alcune sono inorridite. I Coma_Cose hanno ripreso per un’altra seconda parte abbondante il loro concerto. Lui che riempie ogni angolo di musica e parole, lei che è la cifra estetica della band, magnetica. “Siamo la band che acchiappa di meno della storia, per ovvi motivi”, e certo.

Due C luminose alle loro spalle. La band chitarra, basso, batteria, campionatori, tastiere. 25 brani in tutto, tra vecchi e nuovi. Lama e California vengono da un sottosopra psichedelico, caleidoscopico, ma ormai appartengono al mainstream. Fiamme negli occhi la cantano tutti – con quella hanno partecipato per la prima volta a Sanremo nel 2021. Peccato per quelle stonature in Odio i motori. Arriva tutta la rabbia e la nostalgia di La Resistenza e Mancarsi. Post Concerto mantiene l’energia pura dell’esordio, un piccolo classico. Si chiude con Sei di vetro, la canzone della riconciliazione della coppia. Lui con la chitarra, di fronte a lei. Due, noi, una coppia. A cercarsi, a completarsi. “Un meraviglioso modo di incontrarsi”, questo il nome del tour, è andato tutto sold out. Ci saranno però le date estive. Ancora meglio: è un live bello fresco.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.