Nel solo carcere di Poggioreale, a Napoli, c’è un numero di detenuti (oltre 2200) che addirittura è più alto di quelli (2.104) presenti, complessivamente, nelle undici carceri di tutta la Calabria. Basterebbe questo paragone a far capire che le celle stanno scoppiando, che vivere stipati in una struttura penitenziaria in certe condizioni equivale a rendere la detenzione inumana.

Ieri a Napoli si è tenuta la Conferenza nazionale dei garanti regionali e territoriali delle persone private della libertà personale. Settantadue garanti hanno partecipato alla Conferenza per confrontarsi sui temi della detenzione, oggi più che mai diventato tema prioritario visto il numero, che cresce al ritmo di uno ogni tre giorni, dei detenuti che si tolgono la vita dietro le sbarre. Siamo a quota settanta suicidi dall’inizio dell’anno, una strage che si consuma nel silenzio dell’indifferenza della politica i primis, e poi dell’opinione pubblica.

«Auspichiamo che ci sia nel nuovo governo la figura di un Sottosegretario alle carceri e che venga messa in atto una politica per le carcere basata soprattutto sul recupero del principale obiettivo della detenzione, ovvero quello del reinserimento sociale», ha spiegato il garante campano Samuele Ciambriello. Condizioni di vita all’interno degli istituti di pena, gestione dell’affettività e dei rapporti umani, opportunità di rieducazione dei detenuti sono stati tra gli argomenti al centro della Conferenza, oltre ovviamente alla madre di tutte le criticità della realtà penitenziaria, vale a dire il sovraffollamento.

«Per risolvere il problema del sovraffollamento non serve annunciare nuove carceri oggi per costruirle tra vent’anni, ma serve depenalizzare, decarcerizzare. Da Napoli – ha aggiunto Ciambrielloi garanti rivolgono alla politica questo messaggio: si depenalizzino reati legati alle tossicodipendenze, all’immigrazione, e si investa di più, con la magistratura di Sorveglianza, nelle misure alternative».

Avatar photo

Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).