Essere al Ghetto Ebraico di Roma a pochi giorni dal ballottaggio. Una mossa probabilmente strumentale a conquistare le simpatie della comunità ebraica dopo frasi antisemite e manifestazioni di stampo di estrema destra che testimoniano quanto l’ideologia fascista c’è, seppur nascosta talvolta sotto il tappeto.

La visita è stata organizzata dalla leader di FdI Giorgia Meloni, per omaggiare la memoria delle vittime del rastrellamento del ’43, di cui ricorre l’anniversario.

Ma la sua iniziativa non è stata gradita a tutti, soprattutto alla comunità ebraica, indignata per le frasi antisemite che in molte occasioni il candidato di centrodestra Enrico Michetti, scelto proprio da Meloni, abbia pronunciato su RadioRadio dal 2019 al 2020, in qualità di commentatore e opinionista.

Così Meloni ha deciso di annullare l’appuntamento. A comunicarlo è Fratelli d’Italia, il partito che ha deciso di non riconoscere la matrice neofascista dietro agli assalti alla Cgil lo scorso 9 ottobre.

Il partito, in una nota, comunica: “Con il presidente della Comunità Ruth Dureghello avevamo concordato di partecipare alle commemorazioni e alle deposizione di una corona di fiori con una delegazione di parlamentari per poter esprimere di persona la vicinanza e l’amicizia di Fratelli d’Italia e dei Conservatori europei. Purtroppo, però, ci è stato fatto sapere che all’interno della Comunità non tutti erano d’accordo nel portare questa testimonianza alla vigilia delle elezioni“.

E poi segue la spiegazione del motivo per cui il partito ha deciso di fare un passo indietro. “Abbiamo deciso – prosegue la nota – nel rispetto di tutti e per evitare qualsiasi incomprensione in occasione della celebrazione di un anniversario così importante per la storia d’Italia e di Roma, di posticipare la visita a dopo le elezioni. Il virus dell’antisemitismo non è stato ancora debellato e ribadiamo il nostro impegno per combatterlo senza reticenze e in ogni forma, vecchia e nuova, nella quale si manifesta“. Appuntamento rimandato a qualche settimana, quindi.

La visita, annunciata solo ieri pomeriggio, è stata intesa dalla comunità ebraica come una strumentalizzazione in vista del voto di questo weekend, dove proprio il candidato scelto da Meloni si sfida con il dem Roberto Gualtieri.

Fratelli d’Italia ha preferito così l’assenza, come quella che farà registrare domani al siti-in antifascista organizzato nella Capitale, in risposta ai disordini e all’assalto alla sede della Cgil.