Hanno coronato il loro sogno d’amore nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Valeria Karpilenko, chiamata Nava, e Andriy detto ‘Barba’, entrambi combattenti ucraini, si sono sposati lo scorso 5 maggio, mentre le truppe russe continuavano a bombardare l’impianto, senza tregua.

Ma lui, Andriy, è morto tre giorni dopo, rimasto ucciso nell’assalto dei soldati di Mosca. Valeria ha così deciso di raccontare la sua storia su Instagram: una testimonianza riportata anche sull’account Facebook della Guardia Nazionale dell’Ucraina.

Nava, sposa e vedova ad Azovstal

 “Sei stato mio marito per tre giorni. Sarai il mio amore per l’eternità. Mio caro, Andriy, premuroso, coraggioso… sei stato e sei il migliore. Siamo riusciti a sposarci, siamo riusciti a essere felici, ma non siamo riusciti a stare insieme. Ti amerò per sempre, mio eroe”. Una dichiarazione d’amore eterno che Valeria ha affidato ai social network, nel ricordo del suo ‘Barba’. Nell’inferno che  circonda l’acciaieria Azovstal, accerchiata ormai da settimane, Nava e Andriy avevano voluto comunque celebrare il forte legame che li univa.

Al matrimonio si sono scambiati due fedi improvvisate, realizzate con della carta stagnola, alla presenza degli altri difensori dell’acciaieria. Nelle immagini postate su Instagram i due sposi, entrambi nell’uniforme militare, si tengono stretti davanti all’obiettivo, sorridono e mostrano le loro fedi. Valeria ha promesso a suo marito che uscirà dall’assedio e continuerà a vivere, per loro due. 

Continua l’assedio dell’acciaieria

Il comandante dei marines ucraini che difendono Mariupol, Serhiy Volyna, ha lanciato un messaggio su Twitter a Elon Musk per chiedere aiuto e l’evacuazione dall’acciaieria Azovstal. “Dicono che sei stato teletrasportato da un altro pianeta per insegnare alle persone a credere nell’impossibile… Aiutaci a uscire da Azovstal in un Paese terzo. Se non tu chi?“. Lo scorso 7 maggio Volyna ha dichiarato che i difensori dell’acciaieria si sono trovati in un ‘reality show’ infernale, seguito da tutto il mondo. E continuano a sperare che ci sia un modo per salvarli. Ieri 11 maggio Kiev ha offerto ai russi di scambiare i militari ucraini gravemente feriti che rimangono ad Azovstal con militari russi prigionieri, ma non c’è ancora nessun accordo. 

Intanto  il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andriushchenko ha riferito oggi su Telegram che le truppe russe stanno bloccando le uscite dai passaggi sotterranei dell’impianto. “L‘obiettivo principale dell’esercito russo è bloccare le uscite dai passaggi sotterranei, che sono stati indicati al nemico da un traditore. Tuttavia, i difensori di Mariupol stanno facendo tentativi di contrattacco, rischiando tutto. Non ci sono parole per descrivere l’eroismo dei difensori di Mariupol, ha scritto Andriushchenko.