È arrivata al 77esimo giorno la guerra in Ucraina. Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ieri ha incontrato negli Stati Uniti il presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca. “Putin pensava di dividerci ma ha fallito”, le parole del premier italiano. Ribadita la storica amicizia tra Roma e Washington. Il premier, come ha sottolineato anche il Washington Post, continua maggiormente a premere per una tregua e una ripresa dei colloqui mentre l’atteggiamento di Biden e degli americani è stato più aggressivo nelle ultime settimane. Sul tavolo anche la sicurezza energetica e alimentare minacciate dalla guerra.

Draghi oggi visiterà il Congresso degli Stati Uniti e incontrerà la speaker della Camera Nancy Pelosi. Telefonata ieri tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello cinese Xi Jinping. “Subito il cessate il fuoco”, l’esortazione dal colloquio. Il presidente francese ha parlato anche con l’omologo ungherese Orban per convincerlo ad adottare l’embargo al petrolio russo.

La Bielorussia, principale alleata di Mosca, ha intanto schierato truppe speciali al confine con l’Ucraina. Kiev teme un attacco anche da questa direttrice in una fase del conflitto in cui l’offensiva russa si è concentrata maggiormente tra l’Est e il Sud del Paese. Macabra scoperta di Al Jazeera: numerosi corpi sono stati ammassati in un vagone refrigerato di un treno nella regione di Kiev. Decine di cadaveri di soldati russi abbandonati senza sepoltura dopo che le truppe di Mosca si sono ritirate dalle regioni di Kiev e di Kharkiv.

La diretta

ORE 21:50 – GUTERRES: NESSUNA POSSIBILITA’ IMMEDIATA ACCORDO PACE – “È chiaro per noi che, al momento attuale, non ci sono possibilità immediate di un accordo di pace o possibilità immediate di un cessate il fuoco globale”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, rispondendo a una domanda sulla guerra in Ucraina durante la visita al presidente austriaco Alexander Van Der Bellen.

ORE 21:25 – UCRAINA, DRAGHI: AIUTI MILITARI CON AMPIO SOSTEGNO PARLAMENTO – “Stiamo dando supporto militare all’Ucraina come ci ha chiesto il presidente Zelensky, una decisione che ha ricevuto ampio sostegno dal nostro Parlamento”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso dell’incontro al Congresso Usa. L’Italia, ha ricordato, sostiene l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea.

“L’invasione russa dell’Ucraina pone una sfida importante ai valori al cuore della democrazia. Non sono in gioco solo l’integrità territoriale dell’Ucraina, la sua sovranità, la sua indipendenza. Questo è un attacco al sistema basato sulle regole internazionali che abbiamo costruito dopo la seconda guerra mondiale” ha inoltre dichiarato il premier Mario Draghi nell’incontro a Capitol Hill con la speaker della Camera Nancy Pelosi.

ORE 21:20 – MEDIA, POTENTI ESPLOSIONI A MYKOLAIV – Potenti esplosioni sono state segnalate stasera a Mykolaiv. Lo riporta Ukraina 24.

ORE 21:15 – USA: CI SAREMO PER RICOSTRUZIONE DOPO DEVASTAZIONE RUSSA – Gli Stati Uniti “ci saranno per la ricostruzione” dell’Ucraina dopo la “devastazione” della guerra del Cremlino. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price.

ORE 20:55 – ZELENSKY SENTE SCHOLZ: “APPREZZIAMO SOSTEGNO A NOSTRA LOTTA” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto oggi un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, durante il quale sono stati discussi “gli aiuti per la difesa, la cooperazione nel settore energetico e il rafforzamento delle sanzioni contro l’aggressore russo”. Lo scrive in un tweet lo stesso Zelensky. “Apprezziamo l’alto livello del dialogo con la Germania e il sostegno alla nostra lotta”, aggiunge il presidente.

ORE 20:45 – MOSCA: UN MORTO E TRE FERITI IN BOMBARDAMENTO UCRAINO – E’ di un morto e tre feriti il bilancio di un bombardamento delle forze ucraine su un villaggio nella regione russa di Belgorod, vicino alla frontiera. Lo riferisce il governatore, citato dall’agenzia Tass.

ORE 20:43 – KIEV, PROPOSTO A MOSCA SCAMBIO PRIGIONIERI – SOLDATI AZOV FERITI – L’Ucraina ha proposto alla Russia uno scambio tra la liberazione di soldati di Mosca fatti prigionieri e il via libera all’uscita dall’acciaieria Azovstal di Mariupol di combattenti ucraini gravemente feriti. Lo ha riferito la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk. “Non c’è ancora nessun accordo. Le trattative sono in corso”, ha spiegato, citata dall’Ukrainska Pravda.

ORE 20:20 – KIEV, BLITZ PER LIBERARE AZOVSTAL CAUSEREBBE MOLTE PERDITE – Visto l’isolamento dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, che si trova a circa 150-200 km dalle linee ucraine, e la massiccia presenza di forze russe nell’area, un’eventuale operazione militare per cercare di liberare i combattenti asserragliati al suo interno sarebbe molto complessa e comporterebbe “perdite significative” per l’esercito di Kiev. Lo ha detto il numero due dello Stato maggiore di Kiev, Oleksiy Hromov, citato da Interfax Ukraine. L’ipotesi di un’azione militare è stata evocata oggi dal responsabile dell’intelligence del reggimento Azov, Ilya Samoilenko.

ORE 19:40 – ZELENSKY: “GUERRA FINIRA’ QUANDO L’UCRAINA AVRA’ TUTTO INDIETRO” – Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che la guerra con la Russia finirà quando l’Ucraina riguadagnerà i suoi territori, popolo, pace, libertà e scelta. Parlato ad un incontro online con gli studenti delle università francesi – riferisce Ukrinform -, Zelensky ha precisato che “la guerra per il popolo ucraino finirà solo quando avremo indietro ciò che è nostro. E’ vero. Lo dico apertamente: non abbiamo bisogno di nient’altro… Vogliamo riportare la pace nel nostro Paese, nella nostra terra”. Zelensky ha poi sottolineato l’importanza della presenza della Russia al tavolo delle trattative.

ORE 19:00 – ARRIVA PIANO D’AZIONE UE PER EXPORT DI GRANO DALL’UCRAINA – L’Ue presenterà domani un Piano d’azione per aprire ‘corridoi di solidarietà’ per favorire le esportazioni dall’Ucraina, principalmente composte di derrate alimentari con grano e cereali in testa. L’obiettivo è aggirare il blocco dei porti sul Mar Nero, principale canale per le esportazioni dell’Ucraina, facilitare il commercio bilaterale di prodotti tra Ue e Ucraina, così come l’accesso di Kiev ai mercati internazionali e alle catene di approvvigionamento globali, assicurando che i cereali tanto necessari raggiungano il mercato mondiale.

ORE 18:45 – ATTACCO HACKER CONTRO SITI ISTITUZIONALI ITALIANI RIVENDICATO DA COLLETTIVO RUSSO – Un attacco informatico a diversi siti italiani, tra cui quello del Senato e della Difesa, è in corso da parte di hacker russi. L’attacco, rivendicato dal collettivo filo russo ‘Killnet’, secondo quanto si apprende non avrebbe al momento compromesso le infrastrutture ma starebbe rendendo complicato l’accesso ai diversi siti.

Su Telegram il collettivo ha pubblicato una serie di indirizzi che sarebbero stati violati, con l’indicazione “attacco all’Italia”. Nell’elenco compaiono, oltre a Senato e Difesa, Scuola alti studi di Lucca, Istituto superiore di Sanità, Banca Compass, Infomedix (una società di servizi alle aziende) e l’Aci.

ORE 17:50 – DRAGHI IN CONFERENZA A WASHINGTON: “TUTTI DEVONO FARE SFORZO PER DIALOGARE, ANCHE USA” – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato in conferenza stampa dell’incontro tenuto ieri col presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Da Washington il premier ha spiegato che l’incontro di ieri “è andato molto bene, Biden ha ringraziato l’Italia come partner forte, alleato affidabile, interlocutore, credibile e io l’ho ringraziato per il ruolo di leadership in questa crisi e la grande collaborazione che c’è stata con tutti gli alleati”.

Ma il punto più importante trattato da Draghi è stato quello sul dialogo tra le parti. Il premier ha sottolineato che “occorre continuare a sostenere l’Ucraina e a fare pressione su Mosca ma anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace. Il percorso negoziale è molto difficile ma il primo punto è come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che vuole l’Ucraina, non una pace imposta”.

La Russia, ha aggiunto Draghi, “non è come Davide contro Golia,” come si pensava ad inizio conflitto, anzi Mosca si sta dimostrando “non essere un soggetto invincibile”. Ma “tutte le parti devono fare uno sforzo per arrivare sedersi intorno ad un tavolo, anche gli Stati Uniti”.

Quanto alla questione gas, l’ipotesi di metter un tetto al tetto “è stata accolta con favore anche se l’amministrazione americana sta riflettendo più sul tetto al prezzo del petrolio che sul tetto al prezzo del gas. Si è deciso che ne riparleremo assieme”.

ORE 17:40 – PESANTE ATTACCO SU AZOVSTAL CON CARRI ARMATI: FIAMME E FUMO DALL’IMPIANTO – Un nuovo pesante attacco delle forze russe è in corso sull’acciaieria Azovstal di Mariupol. A segnalarlo è il consigliere comunale della città ucraina, Petro Andriushchenko, postando su Telegram un video dove si vede una nube di fumo nero alzarsi dall’impianto.

Russi che starebbero sferrando una offensiva non solo con caccia e artiglieria, ma anche con i carri armati. Lo riferisce Unkriform, che ha pubblicato una foto che mostra una colonna di fumo nero che si innalza dal sito, dove è anche scoppiato un incendio.

ORE 17 – LA STAMPA RUSSA: “PUTIN PRONTO A GUERRA LUNGA” – La stampa russa sembra confermare lo scenario evocato dall’intelligence americana: Vladimir Putin non si ritirerà dall’Ucraina, ed è pronto a un “lungo combattimento”. A scriverlo è il quotidiano Moskovsky Komsomolets, citato dalla Bbc. “Non si ritirerà. E’ preparato per un lungo e prolungato combattimento, non gli interessa quanto durerà”.

ORE 16:40 – SONO QUASI 5 MILIONI GLI UCRAINI CHE HANNO PERSO IL LAVORO DA INIZIO CONFLITTO – Sarebbero quasi 5 milioni gli ucraini che hanno perso il lavoro dall’inizio dell’invasione russa nel Paese. La stima è stata fornita dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) che sottolinea che “se le ostilità dovessero intensificarsi, la perdita di posti di lavoro aumenterebbe a sette milioni”. “Se i combattimenti dovessero cessare immediatamente, sarebbe possibile una rapida ripresa, con il ritorno di 3,4 milioni di posti di lavoro. Ciò ridurrebbe perdita di posti di lavoro all’8,9 per cento”, precisa l’organizzazione che fa parte delle Nazioni Unite.

ORE 15:45 – BLOCCATO ACCESSO FACEBOOK/INSTAGRAM NELLE REPUBBLICHE FILORUSSE DI DONETSK E LUGANSK – Le repubbliche filo-russe di Lugansk e Donetsk nell’Ucraina orientale hanno annunciato di aver bloccato l’accesso a Facebook e Instagram. Lo riporta il Guardian, precisando che la mossa allinea tali repubbliche alla politica russa nei confronti dei social network.

“L’accesso alle risorse informative della società americana Meta, che consente appelli alla violenza contro gli utenti di lingua russa sui suoi social network, è già stato bloccato – ha affermato il ministero delle comunicazioni dell’a repubblica di Donetsk -. Alla luce di ciò, l’accesso ai social network Facebook e Instagram è bloccato sul territorio della repubblica”.

ORE 15:25 – A PROCESSO IL PRIMO SOLDATO RUSSO ACCUSATO DI CRIMINI DI GUERRA IN UCRAINA – La procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, ha annunciato il primo processo per crimini di guerra a carico di un soldato russo. Il militare – riporta il Kiev Independent – finirà alla sbarra per l’omicidio di un cittadino 62enne nella regione di Sumy. Il soldato di Mosca si trova attualmente in stato di arresto.

ORE 15:10 – LA GUARDIA DI FRONTIERA UCRAINA: “RIPRESO CONTROLLO SU 1200 KM DI CONFINI” – “il servizio della Guardia di Frontiera ucraino ha ripreso il controllo di 1.200 chilometri di confine nelle regioni di Kiev, Sumy e Chernihiv: Per due terzi si tratta di confine russo”. Lo ha affermato il direttore del Dipartimento per la protezione delle frontiere di Stato, Leonid Baran in una conferenza stampa, come riporta su Telegram il Ministero degli Interni, sottolineando tuttavia che “il pericolo resta, quindi le classiche misure di protezione delle frontiere non bastano. Attualmente sono in corso misure per ispezionare in dettaglio l’area e per creare posti di controllo aggiuntivi”.

ORE 14:50 – ZELENSKY APRE A DIALOGO CON MOSCA: “SPERIAMO NON SIA TARDI” – “La punizione per la Russia è inevitabile, ma occorre instaurare nuovamente il dialogo e portare Mosca al tavolo dei negoziati. Noi siamo pronti a parlare, speriamo che non sia troppo tardi”.

L’apertura arriva dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha riferito queste parole in un videocollegamento con gli studenti dell’università Sciences-Po. A riportarlo sono i media francesi.

ORE 14:30 – UE AL LAVORO SU CONFISCA BENI RUSSI PER RISARCIRE UCRAINA – La Commissione europea è al lavoro su uno strumento che possa consentire la confisca dei beni a persone o entità russe sanzionate per la guerra in Ucraina e far confluire le risorse in un fondo comune per il Paese attaccato da Mosca.

A spiegarlo in una conferenza stampa è stato il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders: “Stiamo lavorando ad uno strumento europeo che renda la confisca una possibilità disponibile a tutti gli Stati membri” e “l’intenzione” successiva “è di chiedere ai Paesi di destinare le risorse finanziarie delle confische a un fondo comune che consenta di finanziare le vittime” dela guerra.

ORE 14 – PROCURA BARI APRE INDAGINI SU CRIMINI DI GUERRA RUSSI IN UCRAINA – La Procura di Bari ha aperto un’indagine su presunti crimini di guerra commessi da soldati russi su civili ucraini. Il fascicolo d’inchiesta barese è aperto a carico di ignoti per “collaborazione internazionale su crimini di aggressione”. Fa seguito alla richiesta avanzata da Eurojust alle Procure presso la Corte penale internazionale e nei diversi Stati membri di “conservare, analizzare e archiviare le prove relative a crimini contro l’umanità commessi in Ucraina”.

ORE 13:05 – PODOLYAK ‘RISPONDE’ AI RUSSI DI KHERSON: “ESERCITO LIBERERA’ LA REGIONE” – Non si è fatta attendere la reazione ucraina alla richiesta di ‘annessione’ da parte delle autorità russe che occupano la regione di Kherson. Per Mikhailo Podolyak, membro del team negoziale ucraino e consigliere della presidenza, “l’unico ricorso che può essere preparato dai ‘Gauleiter’ della regione di Kherson è una richiesta di scusa dopo un verdetto del tribunale. Gli invasori potrebbero chiedere di unirsi anche a Marte o Giove. L’esercito ucraino libererà Kherson, indipendentemente dai giochi di parole”, ha scritto su Twitter.

ORE 12:55 – LAVROV: “DOPO OPERAZIONE IN UCRAINA NON CI SARA’ PIU’ MONDO DOMINATO DAGLI STATI UNITI” – “Ci auguriamo e ci aspettiamo che il completamento della nostra operazione militare, dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi fissati nel suo quadro, aiuterà a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale, ignorare e violare gravemente i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati e costringerà l’Occidente a smettere di promuovere la cosiddetta pace unipolare sotto il dominio degli Stati Uniti e dei suoi alleati”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov in una conferenza stampa a seguito dei colloqui con il ministro degli Esteri dell’Oman Badr Bin Hamad Al-Busaidi. Lo riporta la Tass.

ORE 12:50 – La guerra in Ucraina blocca un terzo del gas russo verso l’Europa, colpa dell’occupazione russa nel Donbass: le mosse e gli scenari dopo la chiusura dei ‘rubinetti’ di Gazprom

ORE 12:15 – LE AUTORITA’ DI KHERSON CHIEDERANNO ANNESSIONE DELLA REGIONE ALLA RUSSIA – Le autorità della regione di Kherson si rivolgeranno al presidente russo Putin con la richiesta di annettere la regione alla Russia.

A comunicarlo è stato oggi  Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione militare-civile regionale, secondo quanto riporta Ria Novosti. “La città di Kherson è la Russia, sul territorio della regione di Kherson non verrà creata alcuna Khnr (Repubblica popolare di Kherson, ndr), non ci saranno referendum” e “pregheremo Putin di annettere a tutti gli effetti la regione alla Federazione Russa”, ha affermato Stremousov.

Nel corso di una conferenza stampa Stremousov ha ricordato come il referendum del 2014 in Crimea, “svolto in modo assolutamente legale”, non è stato riconosciuto dalla comunità mondiale “che ha di tutto per non riconoscere la Russia come membro a pieno titolo della comunità globale”. “Pertanto, questo sarà un unico decreto basato sull’appello della leadership della regione di Kherson al Presidente russo Vladimir Putin. Ci sara’ la richiesta di rendere la regione di Kherson un membro a pieno titolo della Federazione Russa”, ha aggiunto.

ORE 11:50 – UCRAINA UFFICIALIZZA STOP A GAS RUSSO VERSO L’EUROPA – La Naftogaz, la compagnia ucraina che gestisce i gasdotti di interconnessione tra la Russia e l’Europa, ha ufficializzato questa mattina lo stop al trasporto di un terzo del gas russo verso il Continente.

“L’Ucraina non è più responsabile del trasporto del gas russo attraverso i territori ucraini sotto occupazione militare russa: si tratta di un terzo del volume totale del transito di gas verso l’Europa”, si legge in una nota. Naftogaz ha anche inviato una lettera a Gazprom nella quale ha informato delle circostanze di “forza maggiore che rendono impossibile continuare il trasporto di gas attraverso il valico di Sokhranivka e la stazione di compressione Novopskov, che si trovano nel territorio occupato dai militari russi”.

ORE 11:10 – IL MINISTRO KULEBA: “OBIETTIVO CACCIARE RUSSI DA TUTTO IL PAESE” – L’Ucraina ha alzato i suoi obiettivi di guerra e adesso ambisce a respingere le forze russe fuori da tutto il Paese. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista al Financial Times. “Nei primi mesi di guerra la vittoria per noi coincideva con il ritiro delle forze russe alle postazioni che occupavano prima del 24 febbraio”, ha spiegato Kuleba. “Adesso, se saremo forti abbastanza sul fronte militare e vinceremo la battaglia in Donbass, che è cruciale per le future dinamiche del conflitto, la vittoria di questa guerra per noi sarà la liberazione del resto del nostro territorio”, ha aggiunto Kuleba

ORE 10:30 – MILITA RUSSI SPARANO SU ISTITUTO PER BAMBINI CON DISABILITA’ A HORSKE – Il dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, ha denunciato che militari russi hanno sparato su un istituto per bambini con disabilità che hanno bisogno di sostegno a Horske. “I soldati di Mosca ieri hanno aperto il fuoco su Horske. L’edificio della scuola speciale della regione dove studiano i bambini con bisogni speciali è stato colpito. Grazie ai russi”, sono le parole di Gaidai riferite da Ukrinform.

Ieri sono state bombardate per 15 volte aree residenziali e infrastrutture in tutta la regione. Il gasdotto principale di Sieiverodonetsk è stato danneggiato, la città è senza gas e anche in blackout.

ORE 10:00 – GAS: OPERATORE UCRAINO HA INTERROTTO FLUSSO RUSSO – L’operatore della rete del gas naturale ucraino ha interrotto per la prima volta dall’inizio della guerra il trasporto di gas russo tramite Sokhranivka. Le spedizioni sarebbero state tagliato a causa dell’interferenza delle “forze di occupazione” del Donbass. L’annuncio del blocco, dato ieri, aveva determinato un effetto immediato dei prezzi del gas: sulla piazza di Amsterdam il metano era cresciuto del 4%. Le quotazioni avevano chiuso a 98,80 al Megawattora, in rialzo del 5%.

ORE 9:45 – AZOVSTAL: COMBATTENTI CHIEDONO SOCCORSO E AIUTI – La brigata Azov ha pubblicato su Telegram una serie di foto dei comobattenti asserragliati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol. “L’intero mondo civile deve vedere le condizioni in cui si trovano e agiscono i difensori feriti e paralizzati di Mariupol! In condizioni completamente antigieniche, con ferite aperte fasciate con resti di bende non sterili, senza i farmaci necessari e persino il cibo. Invitiamo l’Onu e la Croce Rossa a mostrare la loro umanità e riaffermare i principi di base su cui sono stati creati soccorrendo i feriti che non sono più combattenti. I militari che vedete nella foto e altre centinaia nello stabilimento di Azovstal hanno difeso l’Ucraina e l’intero mondo civile con gravi ferite. L’Ucraina e la comunità mondiale ora non sono in grado di proteggerli e prendersi cura di loro?”, l’appello dei combattenti.

ORE 9:30 – PAPA FRANCESCO INCONTRA MOGLI COMBATTENTI DI AZOV – Papa Francesco incontrerà oggi, al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro, le mogli di due ufficiali del Reggimento Azov.

ORE 9:15 – RUSSIA PUO’ DOMINARE IL MAR NERO NORD-OCCIDENTALE – Secondo il consueto report quotidiano dell’intelligence britannica la Russia potrebbe dominare il Mar Nero nord occidentale se riuscisse a consolidare la sua posizione sull’Isola dei serpenti. “L’Ucraina ha colpito con successo le difese aeree russe e rifornito le navi con droni Bayraktar. Le navi di rifornimento russe hanno una protezione minima nel Mar Nero occidentale, in seguito alla ritirata della Marina russa in Crimea dopo la perdita della Moskva. Gli attuali sforzi della Russia per aumentare le sue forze sull’isola offrono all’Ucraina maggiori opportunità di ingaggiare truppe russe. Se la Russia consolida la sua posizione sull’isola con la difesa aerea strategica e i missili da crociera per la difesa costiera, potrebbe dominare il Mar Nero nord-occidentale”.

 

ORE 9:00 – “CADAVERI DI SOLDATI RUSSI ABBANDONATI IN VAGONI REFRIGERATI” – Ha fatto il giro del mondo il servizio di Al Jazeera English sui cadaveri dei soldati russi abbandonati, nelle case e nelle strade, lasciati senza sepoltura. Alcuni chiusi in sacchi bianchi e ammassati in vagoni refrigerati nella Regione di Kiev.

ORE 7:00 – SENATORE USA: “CHIEDIAMOCI COSA FARE SE PUTIN COLPIRA’ LA NATO” – Il parlamentare più vicino al Presidente americano Joe Biden, 58 anni, presidente del Comitato Etico e membro della Commissione Esteri, Christopher Coons, si chiede: “Chiediamoci cosa fare se Putin colpirà la Nato”.

ORE 6:30 – ZELENSKY: RICONQUISTATI VILLAGGI A KHARKIV – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che le forze ucraine hanno riconquistato alcuni villaggi nella regione di Kharkiv. “Gli occupanti vengono gradualmente allontanati. sono grato a tutti i nostri difensori che stanno tenendo la linea e dimostrando una forza veramente sovrumana per cacciare l’esercito di invasori. Una volta il secondo esercito più potente del mondo”.

ORE 6:15 – INTELLIGENCE USA: 8-10 GENERALI RUSSI MORTI – Il capo dei servizi di intelligence militare degli Stati Uniti, il generale Scott Berrier, ha confermato che dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina sono caduti diversi alti ufficiali di Mosca. Almeno otto o anche dieci. Il bilancio è dovuto al “ruolo insolito” dei vertici militari che in Ucraina si sono recati spesso al fronte “invece di guidare le operazioni a distanza. Il portavoce del Pentagono John Kirby ha intanto confermato alla Fox News che gli Stati Uniti hanno inviato armi all’Ucraina “molto prima dell’invasione” da parte della Russia.

ORE 6:00 – BIDEN: “CON DRAGHI RIBADITA AMICIZIA ROMA-WASHINGTON” – “Oggi pomeriggio ho incontrato il primo ministro italiano Mario Draghi alla Casa Bianca con il quale abbiamo ribadito la forte e ampia partnership tra Stati Uniti e Italia e abbiamo sottolineato il nostro continuo impegno nel sostenere l’Ucraina e imporre costi alla Russia”, ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden dopo il vertice con il premier italiano.

 

ORE 6:00 – USA: CAMERA APPROVA ALTRI 40 MILIARDI DI AIUTI A KIEV – Approvato a stragrande maggioranza un nuovo pacchetto di aiuti militari, economici e umanitari dalla Camera statunitense a sostegno dell’Ucraina. 40 miliardi di dollari proposti dal presidente Biden. 368 i voti favorevoli e 57 i contrari. Il passaggio in Senato presumibilmente entro il fine settimana.

ORE 5:30 – INTELLIGENCE USA: “RUSSIA PUO’ UTILIZZARE ARMI NUCLEARI – Il direttore dell’intelligence americana Avril Hainesal, durante l’informativa al Senato americano, ha lanciato un allarme sulla possibilità che Vladimir Putin faccia ricorso alle armi nucleari in caso di sconfitta in Ucraina. Il fallimento potrebbe essere preso come una minaccia esistenziale per il Cremlino. Gli analisti prevedono una guerra lunga ed estenuante.

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