L’inaugurazione del padiglione G dell’ospedale Cotugno è stata accompagnata da una lettera della direzione sanitaria dell’Azienda dei Colli per la ricerca di eventuali “volontari” da utilizzare nei reparti Coronavirus. Volontari da prima linea ai quali riconoscere le giuste gratifiche, proposta che va avanti chiarendo che diversamente la direzione strategica avrebbe provveduto diversamente. Si potenzia il Cotugno, riapre oggi i battenti come ospedale da Coronavirus il Loreto Mare che sotto la doppia guida di Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1 centro, e dell’architetto Antonio Bruno, direttore dei lavori, ha completato in pochi giorni la riorganizzazione dell’ospedale. Sono pronti al piano terra (con i respiratori) dieci posti di terapia intensiva; tra dieci giorni saranno disponibili altri dieci posti di terapia sub intensiva (anche questi con respiratori) mentre entro fine mese il Loreto Mare avrà nei vari piani quaranta posti letto ordinari dedicati a cittadini contagiati dal Covid-19.

Restano attivi il laboratorio di analisi, la farmacia, il blocco operatorio e, ovviamente, la radiologia indispensabile per controllare le condizioni respiratorie dei ricoverati. Si potenzia, per quanto possibile, la macchina dei soccorsi sanitari con il Policlinico Federico II che si unisce al Cotugno per l’analisi dei tamponi di possibile contagio da coronavirus, dalle 14 di ieri anche il laboratorio del San Paolo darà un aiuto per ridurre le liste d’attesa che frenano i controlli – al momento molto per difetto – su eventuali pazienti positivi. Dal circuito Coronavirus resta fuori l’ospedale Ascalesi, gestito ora dall’Irccs Pascale, perché l’Istituto dei tumori sta collaborando con il professore Paolo Ascierto alla sperimentazione del farmaco per la cura dell’artrite reumatoide sui pazienti positivi al Covid-19. Intanto si ferma per un’improvvisa quarantena tutta la direzione strategica del Policlinico Vanvitelli: è risultata positiva al coronavirus la direttrice sanitaria Maria Vittoria Montemurro.

Tutti a casa in isolamento, ma continueranno a lavorare in smart working assicurando la continuità operativa. Mentre la città e l’intera Campania sono in quarantena, il sindacato Anaao – Assomed protesta per la carenza di presidi di protezione individuale per il personale sanitario. Problema che la Protezione civile a livello nazionale sta superando. Ieri era in programma l’arrivo di 8 mila mascherine Fp2, oggi di altre 35mila per personale sanitario, ospedali e 118. In Campania con un appalto della Soresa sono state consegnate 40mila mascherine chirurgiche, oggi ne arrivano altre 300mila mentre la Regione con un fornitore locale garantirà la fornitura quotidiana di 50mila mascherine chirurgiche e di test rapidi per verificare l’eventuale contagio da Coronavirus. In città aspettano l’eventuale picco di contagi: “Il Comune ha autorizzato il lavoro da casa – lo smart working – ad almeno il 60/70 per cento dei suoi seimila dipendenti”, fanno sapere dallo staff del sindaco Luigi de Magistris.

Il Comune, durante il periodo di quarantena, ha aperto le zone a traffico limitato alle categorie di lavoratori che in questi giorni devono raggiungere supermarket e strutture sanitarie. Approfittando del periodo di chiusura obbligatoria scuole, asili nido e gli esercizi commerciali su disposizione del sindaco de Magistris hanno dovuto eseguire lavori di disinfezione e igienizzazione”. È diventata operativa anche la stretta sui treni regionali con una riduzione del 50 per cento delle corse. In città i mezzi dell’Anm, di Trenitalia e dell’Eav sono stati disinfettati ed igienizzati nel rispetto dell’ordinanza comunale. Trenitalia fa partire l’ultima corsa della linea 2 alle 20,30 con arrivo a Campi Flegrei alle 21, mentre la linea 1 effettua l’ultima corsa da piazza Garibaldi alle ore 20,04.

Disinfezione quotidiana di treni, autobus e funicolari mezzi di trasporto che per la quarantena imposta dal governo registrano un drastico calo di incassi. Chiusi per anni nei depositi e diventati autentici fantasmi, i pochi camion “lavastrade” dell’Asia hanno ripreso a circolare insieme con furgoni dotati di vaporizzatori che diffondono disinfettante nelle vie cittadine. Un’autentica magìa che, purtroppo, diventa realtà solo grazie al Coronavirus.