“Sta nascendo il terzo polo televisivo. lo dice Agostino Saccà ex direttore della Rai in una intervista a Repubblica“. Così Claudio Velardi, direttore del Riformista, nel podcast ‘VelaNews‘ del 18 aprile. Nella rassegna stampa, osserva in apertura, “la grande notizia di giornata è l’uscita del Riformista diretto da me”. Dopo il piccolo “conflitto d’interessi”, Velardi approfondisce l’argomento Terzo Polo televisivo che dallo scorso mese di settembre ha registrato un vero e proprio esodo di conduttori e giornalisti che dalla Rai sono approdati a Mediaset e al Nove.

“Ci sono almeno 20 milioni di spettatori dalle ore 20 in poi che sono un grandissimo obiettivo per il mercato pubblicitario ed è chiaro che Discovery – sottolinea Velardi – che dietro ha il gigante Warner Bros, vede questo mercato con grande interesse”. Dopo l’arrivo di Fabio Fazio, che con “Che tempo che fa” sta ottenendo risultati eccellenti sul Nove, nei giorni scorsi è arrivato il passaggio ufficiale anche di un altro big Rai, il conduttore degli ultimi cinque Festival di Sanremo Amadeus

Velardi analizza lo stato di salute della realtà televisiva italiana “che è messa maluccio. La Rai ha dei conti devastati e si tiene a galla fondamentalmente solo per il sostegno pubblico e per l’affetto di una fascia di pubblico che è quella anziana. Anche Mediaset – aggiunge – è piuttosto stanca, ho l’impressione che pesi alla lunga anche la morte del fondatore del polo televisivo (Berlusconi, ndr)”.

“Poi c’è l’attuale terzo polo che sta crescendo, quello che ruota intorno a La7 di Cairo, che non riesce a sfondare anche per l’assenza di investimenti cospicui. Cairo è uomo di conti ma tiene piuttosto a stecchetto i suoi canali editoriali e televisivi”. Per cui – conclude – “ha un senso immaginare con Discovery ci possa essere una immissione di denari veri in un mercato che ha la sua grande appetibilità”.

Ascolta “18/04/24 – Nasce il terzo polo” su Spreaker.

 

Redazione

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