Niente Zona Gialla: questa la linea che prevale all’interno del governo per il dopo Pasqua. Italia soltanto Arancione e Rossa fino a fine aprile. Con le scuole aperte fino in prima media, come annunciato dallo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi. Nessuna o pochissime chance invece per ristoranti e bar, e per tutte quelle attività che senza Zona Gialla non potranno ripartire. E nel governo si consuma il faccia a faccia tra rigoristi e aperturisti.

Questi ultimi, ministri e governatori del Sud, continuano a pressare Palazzo Chigi per rivedere i dati e concedere la Zona Gialla. I rigoristi rispondono che i dati sono quelli che riporta ogni venerdì l’Istituto Superiore di Sanità nel suo report settimanale. L’ultimo ha riportato 240 casi ogni 100mila abitanti, il livello di rischio che per almeno cinque Regioni resta alto, tredici a rischio moderato, l’indice di contagio Rt all’1,08. “Gli scienziati del Cts hanno detto che con la variante inglese la zona gialla non ce la possiamo permettere. Potremo ripristinarla solo quando avremo un numero sufficiente di vaccinati”, il commento del ministro della Salute Roberto Speranza, citato dal Corriere della Sera, che frena sul pressing di governatori e ministri aperturisti.

Il “gusto del futuro” sollecitato da Draghi resta quindi per il momento confinato alla progettualità, alla pianificazione delle ripartenze. Questo quanto emerso ieri dall’incontro tra il premier e le Regioni. Il tasso di positività nell’ultimo bollettino è salito all’8,2%, i morti 417 nelle precedenti 24 ore. Draghi insiste a sottoporre le aperture sempre ai dati sull’emergenza pandemica. La discussione quindi si anima sulla scrittura del prossimo decreto che dovrà entrare in vigore a partire dal prossimo 7 aprile.

La settimana scorsa era emersa la possibilità di una new entry, una Zona Gialla Rafforzata, intermedia tra Arancione e Giallo, con aperture contingentate per dare respiro ad alcune categorie economiche. Una pista che si è andata raffreddando. A preoccupare sono infatti al momento le varianti, quella inglese soprattutto, come ha sottolineato Speranza. Sulla stessa linea anche la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini. “Al momento i numeri non consento di mandare un messaggio di apertura”.

A pressare per aprire sarebbero soprattutto i ministri e i governatori della Lega. Ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha siglato l’accordo per somministrare i vaccini nelle farmacie. Tensioni sarebbero emerse anche intorno alla ripartenza delle scuole, tra le due parti. Fino al 30 aprile l’Italia dovrebbe comunque rimanere Arancione e Rossa. Questa è la linea che prevale al momento.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.