Non solo conseguenze sul piano diplomatico, con lo scambio di accuse tra Russia e Stati Uniti sul presunto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, le infrastrutture che dalla Federazione guidata da Vladimir Putin raggiungono la Germania tramite il mar Baltico.

La fuga di gas registrata in quattro falle dei gasdotti, con le falle tutte localizzate in acque internazionali al largo dell’isola danese di Bornholm, ha provocato secondo l’istituto norvegese di ricerca sull’aria Nilu una gigantesca “nuvola” di metano su parte dei territori di Norvegia e Svezia, ‘spezzandosi’ poi in due parti.

Secondo i calcoli di Stephen Matthew Platt, scienziato del clima presso l’istituto Nilu, si tratta di circa 40.000 tonnellate di metano rilasciate dal sospetto sabotaggio del Nord Stream 1 e 2, che contenevano al loro interno per il 96% la sostanza poi fuoriuscita: “Le emissioni corrispondono al doppio delle emissioni annuali di metano dell’industria petrolifera e del gas in Norvegia. Sono livelli record, mai visto niente di simile prima in Norvegia e Svezia“, ha spiegato Platt.

In base alle stime del Nilu, quasi 80.000 tonnellate di metano sono già fuoriuscite dai tubi danneggiati.

A causa del vento la “nuvola” ha raggiunto parzialmente anche il Regno Unito e la sua coda dovrebbe passare anche sopra l’Italia. Gli esperti comunque tranquillizzano: Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, sottolinea infatti che non c’è nessun pericolo, né di inquinamento né per la salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in atmosfera ed essendo il metano un gas climalterante, ovvero che incide sul riscaldamento globale, non inquinante.

Quanto alle perdite dai Nord Stream, non operativi ma carichi di metano, una delle quattro falle sta iniziando a indebolirsi, secondo quanto riferito dalla guardia costiera svedese in un comunicato. Situata sopra Nord Stream 2 sul lato svedese, questa fuga di gas “si è ridotta di dimensioni, ma è ancora in corso”, hanno annunciato le autorità di Stoccolma.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.