L’ha uccisa al culmine di una lite con 15 coltellate alla pancia, di cui sette nella zona toracica sinistra e otto nella zona destra. Poi l’ha lasciata agonizzante a terra nella loro abitazione a Napoli, dove c’era anche il figlioletto di 4 anni che probabilmente dormiva, è sceso in strada e si è allontanato a bordo della sua vettura percorrendo ben 350 chilometri fino a Montegabbione, in provincia di Terni, dove si è presentato dai carabinieri raccontando l’orrore che aveva commesso poche ore prima.

Ornella Pinto, 40 anni, non ce l’ha fatta. E’ morta all’ospedale Cardarelli di Napoli dopo quasi cinque ore dal suo arrivo. Il compagno, Pinotto Iacomino di 43 anni, è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario. La coppia era legata sentimentalmente da circa sei anni. Ancora poco chiaro il movente dell’omicidio sul quale sono in corso gli accertamenti dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e degli agenti della Squadra Mobile diretti dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini.

Stando a quanto ricostruito da carabinieri e polizia, la tragedia si è consumata nella notte di sabato 13 marzo. Intorno alle 4.30 è stata la sorella a chiamare gli agenti di polizia e i soccorso del 118 dopo aver ricevuto una telefonata dalla vittima, abbandonata in fin di vita dal compagno. Segnalazioni sarebbero arrivate anche dai vicini, preoccupati dalle urla provenienti all’interno della casa.

Giunti nell’appartamento al terzo piano di uno stabile in via Filippo Cavolino, non molto distante da piazza Carlo III, nel quartiere San Carlo Arena, la donna è stata assistita dagli operatori. Arrivata al Cardarelli intorno alle 5, Ornella è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico da parte delle équipes del Trauma Center e di Chirurgia Toracica. Poi il drammatico epilogo con il decesso accertato intorno alle 10.30 nonostante gli sforzi di tutto il personale e sopraggiunto per un arresto cardiaco. Troppo gravi le lesioni polmonari riportate.

La direzione strategica Cardarelli, per voce del direttore generale Giuseppe Longo, esprime grande dolore per la perdita di questa giovane vita. “L’ennesimo episodio di aggressione e omicidio nei confronti di una donna – dice il direttore generale – un gesto vile e di una brutalità inaudita. Fatti come questo dovrebbero spingerci a una riflessione profonda su quanto sta accadendo. Siamo vicini alla famiglia di questa giovane madre e a tutte le donne”.

LA CONFESSIONE – Il compagno, Pinotto Iacomino, è arrivato poco dopo le 7 alla caserma dei carabinieri di Montegabbione dopo oltre due ore di viaggio. Ai carabinieri, visibilmente sconvolto, ha confessato quanto commesso nella notte nella sua abitazione. Gli investigatori, dopo avere sequestrato il cellulare della vittima e del compagno, stanno adesso ascoltando familiari, parenti, vicini di case e amici della coppia.

Iacomino è stato condotto nel pomeriggio davanti al Sostituto Procuratore di turno della Procura di Terni e, alla presenza del proprio Avvocato, ha rinnovato la confessione dando la propria versione dei fatti sulla quale – sotto il coordinamento diretto del Procuratore Capo della Repubblica di Terni Dr. Alberto Liguori – i Carabinieri della provincia di Terni e gli Agenti della Squadra Mobile di Napoli (che procedeva per l’uxoricidio) svolgeranno gli opportuni approfondimenti.

L’uomo, sottoposto dal pm a fermo, è stato quindi condotto preso il Carcere di Terni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.