Il sindaco Borelli : "Davide contro Golia"
Riapre la discarica di Albano, in centinaia davanti ai cancelli bloccano l’Ardeatina.
Una giornata che si preannuncia bollente e non solo per il caldo che attanaglia il sit in che già dalle prime ore della mattina si è riunito davanti alla discarica di Roncigliano, ad Albano. La tensione è alta da settimane e le forze dell’ordine sono in massima allerta per il via libera alla discarica dove già da oggi decine di tir sono autorizzati a portare i rifiuti della Capitale.
I PRIMI TIR GIÀ QUESTA MATTINA – I rifiuti rimasti nelle strade di Roma sono moltissimi e il turno di raccolta di Ama inizia alle 4. La lavorazione nei Tmb (trattamento meccanico biologico), rimasti fermi domenica, dovrebbe ripartire oggi a pieno regime, ma sulla strada bianca che conduce alla discarica ci sono decine di pattuglie della polizia perché è in vigore la direttiva del sindaco di Albano sull’incompatibilità viaria. L’unica porta di accesso all’invaso della discarica situata al chilometro 24,600 della via Ardeatina è chiusa da cinque anni. Infatti appena arrivato il primo camion è stato subito bloccato dai manifestanti, da quanto si apprende trasporta la frazione organica stabilizzata proveniente dai Tmb di E. Giovi a Malagrotta.
IL SINDACO PRONTO A TUTTO – “Noi siamo ancora qua”, ha commentato il Primo Cittadino Massimiliano Borelli. “Ancora una volta si ripete la storia del grande che schiaccia il piccolo. C’è una prevaricazione delle esigenze di una città che, con i suoi amministratori, non ha saputo trovare le giuste misure per affrontare il problema della gestione dei rifiuti, a tutto danno della salute dei nostri concittadini e delle nostre comunità. Ovviamente la battaglia legale non arretrerà di un passo e continueremo a mettere in campo ogni tipo di protesta, sempre nel rispetto totale della legge”, ha aggiunto Borelli.
I CITTADINI SONO ESASPERATI – Già ieri nella manifestazione organizzata in città i cittadini del comitato Salute e Ambiente di Albano avevano annunciato: “Fermeremo i tir, siamo in centinaia davanti ai cancelli. Non vogliamo scontri, ma chiediamo la sospensione dei conferimenti fino al 6 settembre, giorno in cui si esprimeranno i giudici del Tar sull’ordinanza della sindaca Raggi”. Nella direttiva firmata il 14 luglio dalla sindaca di Roma le parole utilizzate sono state “urgente” e “non differibile”, ma i giudici che hanno esaminato il ricorso presentato dal sindaco di Albano, Massimiliano Borrelli, nonostante abbiano respinto la richiesta di sospensiva, hanno chiesto le verifiche ambientali.
STUDI DA PRESENTARE ENTRO UNA SETTIMANA – La sindaca Raggi è stata invitata dai giudici a presentare entro l’8 agosto gli accertamenti condotti sull’eventuale superamento dei livelli di contaminazione nella falda idrica che si trova sotto alla discarica di Roncigliano, compresi i pareri ambientali. Così come le motivazioni che hanno portato alla scelta di questa discarica e all’esclusione di altre soluzioni, tra cui quella della discarica di Malagrotta in zona “Testa di cane”. Il sindaco della piccola città a 25 chilometri dalla Capitale è chiaro: “Il sospetto è che noi paghiamo il prezzo delle questioni elettorali della Capitale». In ogni caso la direttiva della sindaca indica la discarica come l’unica per il conferimento di 1.100 tonnellate di rifiuti al giorno per 6 mesi.
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