Dopo il crollo della Raggi nel gradimento dei sindaci (è al 94° posto su 105)  un’altra doccia gelata per l’Amministrazione arriva dall’authority sulla qualità dei servizi pubblici. Dai trasporti ai rifiuti la Capitale viene sonoramente bocciata praticamente in tutto. «La caduta di tutti i servizi forniti dal Comune nella percezione dei cittadini è continua nel 2017 e nell’ultimo quinquennio dimostra che nulla o poco è cambiato e quel che poco che, anche attraverso le sollecitazioni porte dall’Agenzia attraverso le commissioni consiliari, agli assessori e alla giunta, è stato colto, ha cominciato a dare frutti, ma non ci si può aspettare il miracolo». Lo ha detto il presidente dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del comune di Roma Capitale Carlo Sgandurra, intervenendo alla presentazione del Rapporto di fine consiliatura organizzato in Aula Giulio Cesare dal presidente dell’Assemblea Capitolina. Sgandurra ha illustrato il report dell’Agenzia, aggiornato a ottobre 2020, con i dati che riportano una generale diminuzione dei voti di gradimento dei romani sui servizi, tranne quelli relativi alla qualità della vita, tornata sufficiente nel 2020 dopo anni, le strisce blu pur ancora insufficiente, bus e tram, ancora insufficiente, e la pulizia delle strade, pur anch’essa ancora insufficiente.

RIFIUTI: UNA CATASTROFE, MA PIU’ DIFFERENZIATA

Rispetto all’altra area di maggiore difficoltà, quella dei rifiuti, il report sottolinea un aumento tra 2015 e 2019 della raccolta differenziata del più 4,3 per cento una riduzione della produzione dei rifiuti totale dello meno 0,7 per cento. Roma con il 45 per cento di raccolta differenziata si pone al di sopra delle principali capitali europee (2019: Berlino 39 per cento, Parigi 34 per cento, Londra 33 per cento), ma secondo il report la scarsa qualità della differenziata incide negativamente sull’effettiva possibilità di riciclo. Inoltre l’impiantistica di trattamento dei rifiuti a Roma si basa su un obiettivo del 65 per cento di differenziata, con un’effettiva performance del 45 per cento, pregiudicando la possibilità di chiusura sostenibile del ciclo dei rifiuti. Il rapporto segnala una riduzione della capacità di trattamento di Ama dal 38 per cento rilevato nel 2015 al 16 per cento nel 2019». Rispetto alla qualità percepita dell’igiene urbana, sempre aggiornata a ottobre 2020, nessun servizio raggiunge la sufficienza, ma le valutazioni sono in aumento rispetto al 2017, «evidenza che trova riscontro nel numero di segnalazioni e reclami ricevuto da Ama nel 2020, più basso rispetto agli anni precedenti. Quello che non funziona – ha sottolineato Sgandurra – non è tanto l’amministrazione capitolina quanto la struttura amministrativa e esecutiva che si rivela inadeguata a corrispondere alla propria missione, cioè a erogare quei cittadini che i servizi si aspettano», ha concluso.

TRASPORTO PUBBLICO

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, Sgandurra ha spiegato che «il servizio continua a essere inferiore al programmato: rispetto al 2015 è aumentato lo scostamento negativo del servizio di superficie, mentre è diminuito quello della metropolitana. Dal 2016 la regolarità del servizio di superficie oscilla tra il 50 per cento e il 52 per cento con una punta del 61 per cento nel I semestre 2020 quando, a causa della pandemia, ci si confrontava, sottolinea il rapporto, con minor traffico e programmazione ridotta. Allo stesso tempo aumentava la regolarità della metro: la linea A dal 91 per cento al 99 per cento, la linea B dall’81 per cento al 98 per cento, la linea C dall’88 per cento al 99 per cento. Il Tpl a Roma secondo il rapporto non soddisfa le esigenze di mobilità e molti cittadini/pendolari preferiscono il mezzo privato, alimentando il traffico sulle strade; si rileva l’assenza di una visione d’insieme del Tpl e della mobilità come sistema multidimensionale: mezzi, strade/infrastrutture e passeggeri; si evidenzia un problema di governance nell’erogazione e nel controllo del servizio: troppi soggetti coinvolti con compiti e responsabilità non ben definite. «Il rapporto di fine consiliatura indica, ancora, un inadeguato coordinamento di soggetti e strutture con competenze importanti per la mobilità. Infine – prosegue Sgandurra – sottolinea che le ferrovie regionali concesse costituiscono delle importanti linee di collegamento tra i quartieri di Roma, soprattutto la Roma-Lido, e la loro gestione dovrebbe rientrare nelle competenze uniche dell’Amministrazione Capitolina.

LE REAZIONI

«Non si possono non rilevare le molte insufficienze di Roma nell’ultimo quinquennio, il vento che doveva cambiare e il rinnovamento non ci sono stati. È stata una consiliatura molto complessa per tutti, ma sul piano fattuale l’andamento della Giunta Raggi è stato decisamente deludente». Lo ha detto Maurizio Gasparri, senatore e coordinatore romano di Forza Italia nel suo intervento durante la presentazione del «Primo Rapporto di consiliatura» dall’Assemblea Capitolina dal 2016 ad oggi sui temi di commercio e turismo, rigenerazione urbana, politica ambientale e mobilità sostenibile.

 

Franco Pasqualetti

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