Torna Salvini e torna puntuale la stagione dei porti chiusi e della guerra alle navi umanitarie, con un’azione concordata tra il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ed il collega dell’Interno, Matteo Piantedosi, la premiata ditta che al tempo del governo gialloverde diede la caccia ai migranti che annegavano in mare e alle ong che tentavano di salvarli. Lunedì Salvini ha convocato il comandante della Guardia costiera, ammiraglio Nicola Carlone per farsi illustrare la situazione nel Canale di Sicilia, dove sono presenti due navi, la Ocean Viking e la Humanity One, con 326 migranti soccorsi a bordo.

E ieri il titolare del Viminale ha firmato una direttiva che definisce la condotta delle due imbarcazioni non “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale”, valutando pertanto di imporre loro il divieto di ingresso nelle acque territoriali. I flussi via mare, intanto, si intensificano, determinando ancora tragedie: i cadaveri di due gemellini di un mese sono stati trovati su un barcone soccorso dalla Guardia costiera al largo di Lampedusa. Mentre due barconi con circa 1.300 persone a bordo sono stati segnalati da Alarm Phone in forte difficoltà a est di Sicilia e Malta, “molti di loro sono disidratati”, è l’allarme. Per il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, “c’è un grido che sale dal Mediterraneo che non dobbiamo dimenticare, un grido che dice: salvami!”.

La direttiva di Piantedosi – all’epoca capo di Gabinetto al ministero dell’Interno di Salvini – è il copia e incolla di quella firmata dal leader leghista nel marzo 2019: si comunica ai vertici di Forze di polizia e Capitaneria di porto che il ministro degli Esteri ha inviato note verbali agli Stati di bandiera delle due navi, Norvegia (Ocean Viking) e Germania (Humanity One), per informarli che la loro condotta non è “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane”. Le ong avrebbero svolto le operazioni di soccorso “in piena autonomia e in modo sistematico senza ricevere indicazioni dall’Autorità statale responsabile di quell’area Sar, Libia e Malta, che è stata informata solo a operazioni avvenute”. Ma le ong contestano la versione del duo anti-immigrati: “Noi comunichiamo tutte le nostre attività in tempo reale a tutte le autorità competenti”, è la replica di Ocean Viking. La caccia ai migranti è ufficialmente riaperta.

Avatar photo