La vicenda come nel film Tolo Tolo
Sbarca a Lampedusa su un barcone di migranti: lo strano caso dell’imprenditore molisano

È approdato a Lampedusa su un barcone carico di migranti. Quando è sceso ha detto “Sono italiano” e ha mostrato il passaporto. Roberto Rivellino, imprenditore molisano, è partito dalla Tunisia alla volta dell’Italia e lo ha fatto in stile Tolo Tolo, come il film di Checco Zalone, la storia dell’italiano che fa il viaggio di ritorno dall’Africa come tutti i migranti.
Rivellino è un imprenditore italiano, 40 anni, partito 8 anni fa per aprire in Tunisia un’azienda di jeans. Poi il 20 settembre è ricomparso sul barcone con 53 migranti soccorso poco lontano da Lampedusa. Quando ha tirato fuori i documenti gli uomini della Guardia Costiera erano esterrefatti: perché mai non ha usato un mezzo di trasporto più confortevole come un traghetto o un volo di linea?
Il motivo lo ha spiegato alla polizia: “Avevo bisogno di tornare in Italia, avevo dei debiti e qualche pendenza con il fisco”. Insomma, piuttosto che rischiare di essere fermato in un porto o in un aeroporto con prospettive incerte, meglio tentare la traversata della speranza. “E poi con il Covid, temevo di non poter entrare in Italia”.
Dopo gli accertamenti e il tampone di rito, risultato negativo, Rivellino ha salutato il gruppo di compagni di viaggio ed è tornato a casa comodamente in aereo. A Santa Maria del Molise, in provincia di Isernia, trascorrerà la quarantena.
Prima di andare in Africa, Rivellino lavorava in un’impresa edile. Ma gli andò male e decise nel 2012 di tentare la fortuna in Tunisia. Lasciò madre e sorella a gestire il bar di famiglia per aprire una fabbrica a Sousse di trattamenti per i jeans: delavage, schiaritura, effetto vintage. Un tipo di abbigliamento molto gradito in Tunisia. Poi la crisi economica e l’azienda fallisce: Rivellino non riesce a pagare i fornitori e a stare al passo con le scadenze fiscali. Infine il Covid e di debiti diventano insormontabili. L’unica soluzione è rifugiarsi a casa sua.
Così ha deciso di procurarsi un passaggio su uno dei barconi pagandolo poco meno di 1400 euro. All’alba di sabato 19 è pronto a partire insieme a 53 tunisini alla volta di Lampedusa, dove arriverà la domenica pomeriggio, dopo una traversata senza intoppi.
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